UNA TARTARUGA DA GUINNESS

Ovvero un viaggio che mai avrei pensato di fare

 

venerdi 17.08.2007

 

la sveglia suona alle ore 6.00, il risveglio non è dei migliori, ho un cerchio alla testa molto fastidioso che poi si trasformerà in uno dei miei terribili mal di testa.

Iniziare una vacanza in questo modo, una vacanza itinerante, in un paese con un clima imprevedibile come l’Irlanda, non è cosa piacevole.

Ma questo mi è concesso e questo devo prendere, per di più che di imprevisti ne incontreremo molti quindi perché non cominciare da subito??

E infatti …

Viaggio fino a Treviso in orario, ok, imbarco in orario .. se non fosse che oggi è venerdi 17 e io ho da biglietto il posto nella fila 13 … ma da che mondo è mondo la fila 13 (forse per scaramanzia) negli aerei non c’è!

Naturalmente mi siedo in fila 12 con Pucciboy ma appena seduti ci fanno scendere nuovamente perché si sono dimenticati che prima di imbarcarci forse era meglio se facevano il pieno dic carburante (ma và!) e siccome non possono farlo con gente a bordo … tutti giù!!!

Decidono in quattro e quattr’otto (per la nostra sicurezza) di farci passare quei 10 minuti chiusi dentro il bus navetta a più di 40° tipo carro bestiame …. Fa niente se a qualcuno gli viene un coccolone…. Naturalmente il mal di testa aumenta!

Dopo tutto questo trambusto meritavo un viaggio tranquillo, invece abbiamo avuto la fortuna di avere come vicini … dietro una famiglia completa di 3 bimbi piccoli che per tutto il viaggio hanno sempre pianto e urlato e pigiato con i piedi contro le nostre schiene, davanti e al mio fianco invece il colpo di culo di avere la “famiglia sapientini” al completo.

Non so se avete presente i tipi …. Quelli che pensano di viaggiare solo loro, che riconoscono casa loro anche se abitano a Treviso e stiamo volando sopra le alpi, quelli che ridono delle norme di sicurezza perché è un’inutile “spettacolino”, quelli che ogni due secondi si chiedono uno con l’altro: hai caldo? Hai freddo? Vuoi un biscotto? Vuoi la maglia di lana? Ti sei messo le mutande perché nei voli low cost non le danno? Ecc. ecc.

Una palla!!!! Zitti due secondi no è? …. Rompere meno le balle al prossimo no è?

Per fortuna per il resto tutto ok e arriviamo a Dublino con la mia testa che ormai sta per scoppiare. Fuori ci accolgono in ordine di apparizione: un cielo plumbeo, un vento freddo, un aeroporto che più caotico non si può e una marea di gente.

Prima di riuscire a mettere piede fuori dall’aeroporto ci vuole quasi un’ora, i nostri bagagli ci sono e quindi prendiamo subito un bus per il centro perché il mio unico desiderio è arrivare il prima possibile in hotel. Faccio quindi poco caso a quello che mi circonda, alla fine arrivo in camera e qui c’è la prima sorpresa per me: un bollitore elettrico e tutto l’occorrente per fare un the o un caffè caldo!

Gaudio e tripudio!!!

Proprio quello che mi serviva. Pucciboy mi fa un bel the caldo e io mi metto a letto mentre lui esce per andare in stazione a vedere gli orari dei treni per domani e a prendere un pezzo di pane per il mio stomaco in guerra.

Fino a questo momento la vacanza è proprio uno schifo! Ma come sempre le cose possono cambiare e per nostra fortuna cambiano.

DUBLINO

Quando Pucciboy torna sto meglio e dopo una doccia bollente sto ancora meglio, quindi usciamo a vedere un po’ di città visto che domani mattina il nostro viaggio prosegue per altra meta. Il nostro hotel si trova nella zona centrale di Dublino, meglio ancora nella città vecchia … quella che fino a poco tempo fa era ridotta a poche case diroccate e abbandonate, ma poi qualcuno ha cominciato a restaurare il tutto e la zona è diventata la zona pedonale più grande di tutta Dublino, la più colorata, la più frequentata e meglio ancora è la zona degli “artisti” .

Siamo a TEMPLE BAR

Qui tutto è tipico irlandese, è pieno di pub, la strada è ancora in acciottolato ed ad ogni angolo c’è qualche artista di strada vero o improvvisato che sia. Proprio bella!

È un luogo molto affollato non solo dai turisti ma anche dagli irlandesi stessi che affollano i locali per le loro feste serali. E a proposito di feste abbiamo incontrato ben 3 feste di addio al celibato che assomigliano molto alle nostre con futura sposa e amiche in giro a far casino. Poi anche la festa per i 30 anni di Cherry (che sfiga chiamarci ciliegia) con il gruppetto che girava per strada a coinvolgere tutti.

Diciamo che qui ogni scusa è buona per fare baldoria. Naturalmente birra a fiumi, ma si trova anche l’acqua (per fortuna) mentre è difficile trovare nei locali del the freddo o dell’aranciata. O bevi birra o cola o acqua. Se vuoi un bicchiere di the freddo te lo ordini caldo e poi aspetti con pazienza che si geli da solo.

Nei locali si comincia a far festa dalle 16.00, si beve, si canta, si balla, ma dicono che alle 23.00 si chiude, praticamente quando da noi si comincia qui si finisce, almeno nei locali …. Perché in strada credo si faccia mattina, anche se c’è la sorveglianza continua della “garda” che non transige, sei ubriaco e fai casino? Ti portano dentro.

Qui come dicevo c’è tanta, tantissima gente, più della metà sono turisti, attirati qui probabilmente dai costi bassissimi dei voli aerei. Li riconosci subito i turisti perché sono normali, cioè sono vestiti normalmente, con i colori abbinati, di solito sono muniti di ombrello o in caso contrario stanno comprando un k-way perché pensavano di trovare il sole (soprattutto gli italiani), indossano felpe o qualcosa di pesante e sono poco colorati.

Gli Irlandesi, a parte il fatto che hanno quasi tutti le lentiggini, girano tranquillamente sia con il cappotto che con la canottiera, vestono con la prima cosa che gli capita sotto mano sia essa un vestito da gran gala o il pigiama, a parte le ragazze che se la tirano anche qui, abbinano i colori più disparati sia nel vestire che nel trucco che nel colore dei capelli, i capelli poi li tagliano o con l’accetta del tagliaboschi o con il tagliaunghie.

Si insomma, tu li guardi e pensi che sono strani, ma veramente strani, ma poi li guardi ancora e pensi che forse lo strano sei tu e loro invece sono simpatici e ti viene da sorridere e loro ti sorridono. Beh! Ragazzi! Ho collezionato più sorrisi in 3 ore di camminata a Dublino che in 3 anni di vita in Italia. Ci dovrebbe servire da lezione.

Ci servano meno da lezione invece i loro prezzi, mostruosi, spaventosi, come diciamo noi … sono cari impestati, qualche esempio?:

cena: hamburger con patate € 15,45 – fish and chips € 14,50 – zuppa € 6,50

se poi vuoi andare su un piatto qualsiasi di salmone o carne parti dai 20 euro circa in su, tutti i piatti dove ci sono le patate di accompagnamento ne hanno una quintalata cmq.

Una guinnes media € 4,65 – un bicchiere d’acqua € 2,70 (l’oro costa meno dell’acqua)

E non va meglio nei negozi dove un litro e mezzo d’acqua costa € 2,45

Insomma per mangiare una settimana a Dublino bisogna fare un mutuo.

Quindi costi bassissimi per i voli aerei ma tutto il resto costa tantissimo.

Anche la corsa in bus dall’aeroporto in centro città, circa 10 minuti, € 6,00 a testa (un furto)

Domani vedremo se è solo prerogativa da grande e famosa città o se è cosa normale in tutta l’Irlanda.

E per finire il tempo

Indovinate un po’? piove!

Non avevo dubbi in tal proposito. Però ad essere sinceri fino in fondo vige la legge del 30/30 ….. cioè mezz’ora piove e mezz’ora no, ma il cielo è sempre nero …. Ma noi lo sapevamo già!

 

Sabato 18.08.2007

 

Sveglia alle 6.30, fuori piove, che sia 30/30 anche oggi? Forse! Vedremo. Il nostro viaggio oggi continua … destinazione KILLARNEY. E qui ricominciano i problemi, più noi chiediamo di andare a KILLARNEY più ci vogliono mandare a KILKENNY, ma perché? Porca di quella paletta!! Capisco che il nome è simile …. Ma …..

Già ieri in stazione hanno dato a Pucciboy gli orari dei treni sbagliati e passi ……

Poi una tipa un po’ più in gamba nella hall dell’hotel ha capito e ci ha dato gli orari giusti ma avevo dei dubbi ….. ho voluto cmq seguire Pucciboy e siamo finiti alla stazione sbagliata e ci hanno fatto i biglietti per la destinazione sbagliata, logico!

Mi sono accorta della cosa e cartina alla m,ano sono tornata a chiedere ma come parlare con il muro più chiedo e indico una città più quello mi dice ok per l’altra …. Fossero almeno vicine accidenti ci saranno centinaia di km di distanza, come parlare con il muro! Ma allora le teste di rapa non ci sono solo da noi!!!!

Ho spedito Pucciboy a chiedere informazioni precise perché secondo me eravamo proprio fuori rotta del tutto. Morale: era tutto sbagliato come volevasi dimostrare, stavamo per essere spediti sulla luna via Marte con scalo veloce su Giove. Altro che giro d’Irlanda.

Cmq eravamo ancora in tempo per sistemare tutto. Abbiamo preso il bus per la stazione giusta e da li il treno per la famosa KILLARNEY. Il tragitto è di 300km. Nella campagna Irlandese in un comodo intercity dotato di tutti i comfort (altro che i nostri) fuori attraversiamo si vedono distese di campi, la città ce la siamo lasciata alle spalle ormai, mandrie di pecore e mandrie di mucche, piccole cittadine dalle tipiche case tutte uguali ma molto carine e naturalmente nuvole e pioggia. Al nostro arrivo ci attendono un altro paio di sorprese non proprio gradevoli, questo viaggio sta diventando il viaggio degli inconvenienti! E per fortuna che avevo deciso di non fare il classico viaggio fai da te ma di appoggiarmi ad un’agenzia proprio per evitare sorprese.

Fatto sta che per prima cosa andiamo al negozio che ci noleggerà le bici e che provvederà a noi durante il tour e scopriamo che noi non partiamo domani mattina come tutti gli altri ma dopodomani …. ??? ……

Eravamo convinti di ritirare le bici oggi e iniziare il giro domani mattina. Per fortuna che li c’è Derry che con tanta pazienza si attacca al telefono e tra lui e Pucciboy ne vengono a capo.

In effetti è proprio cosi! Le date e le prenotazioni sue e nei nostri documenti coincidono, non scritti proprio chiarissimi ma coincidono, noi si parte dopodomani. Credo che l’errore sia partito da una richiesta iniziale di Pucciboy di passare un giorno in più a Dublino prima del giro e che invece sia stato prenotato invece che a Dublino a KILLARNEY con la differenza che Dublino è una grande città con un sacco di cose da vedere e l’altra è una micro città che giri in pochissimo tempo e poi c’è sempre il fatto che stanotte si dorme in un hotel e domani si deve cambiare per andare nel B&B prenotato per l’inizio del tour e inoltre le bici le dobbiamo ritirare domani mattina e non oggi ….. insomma un bel po’ di inconvenienti …. Ma facciamo buon viso a cattivo gioco!

Il nostro hotel purtroppo si trova a circa 6 km dal centro città e questo me le fa girare parecchio perché vuol dire o una bella scarpinata o, con i bagagli al seguito per forza un taxi la cui corsa corrisponde a circa € 12,00 mica bruscolini. Al mio ritorno qualcuno subirà una bella sfuriata!!!!!!! L’hotel è confortevole, categoria lusso ma senza troppi optional, qui il bollitore per il the non c’è e nemmeno il phon in bagno …. Non che io ne abbia bisogno e Pucciboy ancor meno ma visto quanto costa una notte qui come minimo dovevo avere una parrucchiera personale altro che phon!! Dico per un hotel situato a fianco ad uno dei “green” più (campo da golf) più bello d’Irlanda (dicono loro) questo non va bene!

In compenso appena arrivati al piano e uscita dall’ascensore sia io che Pucciboy abbiamo avuto la medesima impressione e lo stesso pensiero, ci siamo guardati e ci siamo detti all’unisono: “OVERLOOK HOTEL” per fortuna la nostra camera è la 313 e non la n°237, diciamo che in quel corridoio mancavano soltanto un bambino che correva in triciclo o due gemelle che ti chiedevano se vuoi giocare con loro, e per finire magari sentire dietro la porta della camera: “Wendy, tesoro sono a casa”

Tutto questo lo potrà capire chi come me ama Stephen King o chi come noi ama i film di Kubrick o chi semplicemente conosce il libro o il film da esso tratto “Shining

Torniamo a KILLERNEY, cittadina piccolina, la giri più o meno tutta in un paio di ore, cosa che abbiamo fatto nel pomeriggio, lasciando però da visitare il lago il parco nazionale e i suoi dintorni per domani. Abbiamo camminato dall’hotel fino in centro, prima sotto la pioggia lungo la statale, poi ci siamo infilati in una stradina all’interno del parco che costeggiava la statale e il campo da golf, un po’ infangata ma meno pericolosa, i miei poveri piedi del tutto fuori forma gridavano già vendetta! Abbiamo visitato la meravigliosa cattedrale e trovato alla nostra uscita non più pioggia ma un vento fortissimo, capace di spingerci in avanti senza troppa difficoltà verso il centro (grazie) centro che abbiamo poi visitato da destra a sinistra e dall’altro in basso, negozi di souvenir, pub, ristoranti, e ancora negozi di souvenir, pub, ristoranti e cosi via. Abbiamo cenato agli stessi prezzi di Dublino e questa è la conferma che proprio tutto è caro. Qui però c’è meno gente strana in giro e meno artisti in strada, ma anche qui ogni scusa è buona per far festa, i soliti gruppi a festeggiare gli adii al celibato ci sono anche qui. Il tempo è sempre 30/30 ma qui in più c’è un forte vento per di più gelido che mi fa pensare che se dopodomani lo becco al contrario in bici invece che andare avanti mi riporta a Dublino lui. Comincio a preoccuparmi sul serio! Le previsioni del tempo sembra diano pioggia ancora per i prossimi giorni, praticamente qui piove sempre, niente tregua per noi, eppure durante il viaggio in treno di stamattina ho visto nei campi delle balle di fieno, come avranno fatto a far seccare l’erba?? Se piove sempre dovrebbe marcire una volta tagliata e invece c’era il fieno, vuol dire che ogni tanto il sole lo vedono anche loro! Si ma quando? Pucciboy dice che sono quelle dell’anno scorso e che le tengono qui per fartelo credere che vedono il sole …. Ahaha … spirito da guinness!!!

A proposito lo sapete che l’acqua dei fiumi qui è marrone? Proprio marrone tipo infuso di liquirizia, non marrone di fango o terra, è come guardare un fiume di the nero. In compenso è vero che il verde della loro erba è un verde particolare, è cosi bello con le nuvole figuriamoci con il sole.

 

Domenica 19.08.2007

 

Sveglia alle 7.45. ho sempre dimenticato di dire che qui siamo un’ora in meno rispetto all’Italia. Cmq sveglia e colazione. Ma negli hotel di lusso le colazioni non dovrebbero essere mega? Non ci dovrebbe essere il ben di Dio da mangiare? Considerando inoltre che qui si dovrebbe fare la classica colazione inglese, cioè anche il sostituto del pranzo, pensavo di trovare chissachè! Nada! Un cestino con qualche fettina di pane, solita scelta di cereali e frutta sciroppata rigorosamente in scatola, marmellate e basta. Niente frutta fresca, niente brioche o dolci, niente affettati o formaggi, il deserto. Solo uno scaldavivande con le solite uova bacon e quei pomodori grigliati che mangiano solo i tedeschi. Però ordinando in cucina ti preparavano dei piatti di uova e qualcos’altro e alla fine Pucciboy si è mangiato un gran piatto di uova strapazzate e salmone affumicato e io il solito pane tostato con la marmellata. Ci lasciamo alle spalle l’Overloock hotel e decidiamo di portare subito i bagagli nel B&B dove alloggeremo stanotte, quindi taxi e via. E qui comincia l’avventura come l’avevo intesa io per questo viaggio. Il B&B è appena fuori centro, ci si arriva in 10 minuti di cammino, è una casetta tipica irlandese, bassa con un piccolo giardino ben curato, in una strada dove sono più o meno tutte uguali. Ci accoglie la padrona di casa, una sorridente signora che ci tratta come se fossimo di casa da tanto tempo. Nonostante sia tanto presto e i precedenti ospiti siano andati via da poco ci fa subito accomodare, ci porta i bagagli in camera (lei) e si scusa per il disordine, ci chiede se abbiamo bisogno di fare colazione e ci invita pure a prendere già le chiavi e a fare quello che ci serve che poi la camera la sistema dopo appena andiamo via. Proprio come piace a me! Noi lasciamo i bagagli e andiamo a ritirare le nostre bici.

Le bici sono un incrocio tra una bici sportiva e una city bike, alte, manubrio alto, per una “tappa” come me tutto alto, ma ci adattiamo facilmente …. In più sacche …. E tutto il necessario per le riparazioni (speriamo non servano)

Li al negozio troviamo due ragazzi dal tipico accento toscano che fanno parte del gruppo che parte stamattina. Uno di loro ci spiega che sono arrivati tardi ieri notte (4.00) e che quindi sono venuti a ritirare le bici direttamente stamattina ma che sono anche terribilmente in ritardo sulla partenza rispetto agli altri, inoltre sono parecchio demoralizzati per colpa del tempo (e si vede), ho detto loro che tutto sommato non c’è il vento forte che c’era ieri anche se la temperatura è la stessa (freddina) e pioviggina uguale, loro cmq mi dicono che non si aspettavano assolutamente un tempo cosi brutto!!!

Mi sembra che gli italiani che arrivano qui siano tutti convinti di portare il sole in valigia con loro. Ragazzi qui il sole mi sa che lo vedono si e no 10 volte all’anno e questa non è la settimana in cui si vede vedere!

Prendiamo le nostre bici e torniamo al B&B e sotto consiglio della nostra ospite decidiamo di fare un giro, cosi tanto per cominciare a mettere in movimento le gambe, ci consiglia di andare verso il parco nazionale e precisamente di andare a visitare la MUCKROSS HOUSE e la TRADITIONAL FARMS proprio all’interno del parco stesso. Il lago è molto suggestivo per il lato almeno che riusciamo a vedere noi, prendiamo non l’entrata principale ma una secondaria cosi da poter percorrere un bel tratto di sterrato all’interno del parco che è veramente una meraviglia. Ci sono dei tratti in cui attraversi solo parco e dei tratti in cui ti puoi godere la vista del lago da alcune angolazioni che per quanto sono belle è veramente difficile spiegarlo a parole, ci sono alberi secolari spettacolari e talmente grandi da risultare difficile perfino fotografarli se non da lontanissimo. Peccato solo che il fondo sia particolarmente fangoso a causa della pioggia e che le gomme delle nostre bici non abbiano una buona tenuta, niente frenate brusche se non si vuole finire con il sedere per terra! Il parco si può visitare sia in bici che a piedi oppure scegliere la carrozza trainata da cavalli …. Ce ne sono tantissime.

Dopo un paio di km si arriva alla HOUSE e qui parcheggiamo e proseguiamo a piedi ….. facciamo il biglietto per visitarla …. Peccato che le visite siano solo guidate e che le guide parlino solo inglese e che naturalmente non parlino pianino pianino ma con velocità e quindi è abbastanza difficile capire tutto, anzi alla fine della visita si è capito ben poco, io a dire il vero quasi nulla e Pucciboy che l’inglese lo sa bene dice che ha faticato lo stesso a starle dietro. Cmq la casa è grandissima in stile Vittoriano, ancora arredata con i mobili dell’epoca e visitabile interamente, dalle sale signorili fino agli interrati dove viveva e lavorava la servitù. Quello che ho capito io di tutta la storia si può riassumere pressappoco cosi:

la famiglia Herbert ha costruito questa sontuosa dimora per vivere felice e contenta, lei curando il suo favoloso giardino e lui andando a caccia di tutto ciò che aveva delle corna per poi appenderne i trofei nella casa stessa, infatti non c’è un angolo di parete da dove non spuntino fuori corna. Avevano un bel po’ di servi che correvano da loro appena suonavano un campanello. Si divertivano a giocare a biliardo e semplicemente, per quanto riguarda le signore, a conversare pigramente davanti ad un camino. Mangiavano come lupi affamati e non gli mancava nulla. Ma il Signor Herbert voleva un titolo nobiliare e quindi ha cercato di accattivarsi la Regina Vittoria invitandola a soggiornare da loro nella speranza di risultargli cosi simpatico da farsi regalare qualche titolo nobiliare. Per fare questo ha, per sei lunghi anni, preparato la sua casa per l’evento, spendendo una vera fortuna per creare stanze per la Regina e il suo seguito e comprare cose degne di Lei. Alla fine quella è arrivata, si è fermata due notti, e senza dirgli nemmeno grazie, se ne è andata. Cosi il Signor Herbert si è ritrovato non solo senza titolo nobiliare ma anche pieno di debiti e ha dovuto vendere casa e tenuta al Signor Guinness che, essendo un vero poveraccio, un giorno l’ha regalata allo stato per farne un museo.

LO SO!!! La guida è stata più precisa e ha raccontato una storia che sembra un altro romanzo, ma il sunto è questo! La morale è che non bisogna mai fidarsi troppo, nemmeno di una Regina.

Una volta visitata la casa, che ripeto è bellissima ed è proprio da andare a vedere, abbiamo proseguito verso le cose più povere, e cioè verso la vecchia fattoria IA IA O

Qui c’è da camminare per un po’ nella campagna lungo un viottolo ed ogni tanto incontri una casupola di poveri contadini mantenuta com’era in origine. Molto belle da visitare da anche queste, ma se ti fermi un’ attimo a pensare e guardi bene ti accorgi che non sono molto diverse dalle case dei poveri contadini di fine 800 della nostra Italia, tutto il mondo è paese, dovunque i poveri contadini avevano sempre e solo quelle poche cose …. Un camino un letto un tavolo due galline. Ma è molto piacevole anche questa passeggiata in mezzo alla natura e molto divertente anche ….. divertente l’incontro con alcune anatre e oche che ci hanno inseguito per un po’ starnazzando pensando che le dessimo qualcosa da mangiare, ma a parte qualche caramella non avevo nulla con me e le caramelle non sono cibo da pennuti ……ma divertente anche l’incontro e l’amicizia nata tra Pucciboy e una “porca”, porca nel senso di scrofa, una maialina che è andata da lui a farsi accarezzare manco fosse un cagnolino. Avrà pesato 3q.li per quanto era grande! Pucciboy ha detto che aveva uno sguardo umano, sarà io di umano le vedevo solo le coscione.

Finita la nostra lunga passeggiata è ormai tardo pomeriggio e quindi riprendiamo le bici e pedaliamo di ritorno al B&B, qui doccia bollente e poi a piedi fino in centro per la cena. Zuppa e mezzo pollo arrosto. Ormai mi sto abituando ai loro piatti elaborati e soprattutto mi sto abituando a trovare le patate dappertutto. Finita la cena camminiamo un po’ (come se non lo avessimo fatto abbastanza tutto il giorno) ma siccome piove ho le spalle congelate e quindi decidiamo di andare a bere un the caldo in una gelateria, qui scopriamo dalla pagina di presentazione del loro listino che i fondatori di questo marchio di gelato si sono messi in testa di fare il “gelato più buono del mondo”…. Sarà ma secondo noi il gelato italiano non lo batte nessuno

Cmq ci sediamo ad uno dei 4 tavoli e ordiamo ad una ragazza delle due che servono (sono in tutto 3, due ragazze e un ragazzo) un the e un cappuccino …. E aspettiamo.

Ma dopo un po’ ci accorgiamo che la ragazza si è dimenticata di noi perché ormai hanno servito tutti, comprese una ventina di persone con coni da passeggio, e sono li che giocano fra loro spensierati. Ma non ci vedi che siamo due imbecilli seduti ad un tavolo vuoto?????

Richiediamo per favore la nostra ordinazione e ….. aiuto!!! Aiuto! Sorry! Scusa!!!

Ecc. ecc. …. Mille scuse …. Anche troppe … e noi a dire ok non c’è problema ……

Ma loro intanto ci offrono un gelato (gratis) per scusarsi e poi ci portano la nostra roba, ma non basta al momento del conto non ci fanno pagare nulla!! Da non credere … e ci ringraziano per aver avuto pazienza …. No, non ci credo! …. E cosi non solo abbiamo consumato gratis, ma ci siamo anche fatti due risate con loro prima di venire via.

Decidiamo di andare a casa ma sulla strada, passando davanti ad un pub ci arriva alle orecchie il suono di una musica molto coinvolgente e quindi entriamo. Stanno suonando musica tradizionale irlandese, ritmata, simpatica, proprio quello che volevo sentire io nei pub! Come si fa ad andare a dormire???

 

Lunedì 20.08.2007

 

Qui comincia l’avventura del signor Buonavventura, diceva una volta l’inizio di una striscia. Non lo so se noi siamo Buonavventura o meno cmq alle 7.30 sveglia, fuori ha appena smesso di piovere il cielo è come sempre plumbeo, il vento spira forte e niente sembra annunciare un buon giorno. Facciamo un’abbondante colazione, la signora si fa in quattro per farci felici, pane, pane tostato, burro marmellata miele e poi croissant e frutta fresca, caffè latte the cereali e poi ci chiede cosa vogliamo ancora, Pucciboy si fa un Irish breakfast che tradotto vuol dire un piatto con bacon salsicce di più tipi uova e pomodori mentre a me fuori programma porta anche dei pancake che io adoro. Con la pancia abbondantemente piena e prominente ci prepariamo. Mettiamo le etichette nei bagagli per chi provvederà al loro trasporto di B&B in B&B e riempiamo con i generi di prima necessità le sacche delle bici. Oltre il bere e qualcosa da mangiare non mancano le mantelline per la pioggia, videocamera, soldi, documenti, cartina, kit pronto soccorso, kit soccorso bici, nonché un cambio completo (scarpe e vestiti) per ognuno di noi, perché (a parte che lo sapevamo già) ma tra i documenti del tour abbiamo trovato una lettera che diceva più o meno cosi:

“caro cliente, ora che sei qui in Irlanda possiamo dirtelo, il tempo qui è molto variabile e la pioggia è una cosa che non manca mai (ma va??) ti consigliamo quindi di portarti dietro un cambio asciutto per quando arrivi alla tappa successiva perché non possiamo assicurarti che i bagagli arrivino prima delle ore 16.00 e restare ad aspettarli con abiti bagnati addosso non è piacevole”

Che carini!

Però anche se non me lo dicevano non ci cascavo ….. nelle valige ho roba che va dall’abbigliamento da spiaggia tropicale all’abbigliamento da trekking da alta montagna, sembrava esagerato mentre le preparavo a casa con il caldo che c’era ma ora che sono qui non mi pento affatto della mia scelta!

Ok borse ben salde sulla bici, baschetto in testa, guanti, k-way e via, saluti alla signora che ci da le raccomandazioni di una mamma e in sella!

Abbiamo scelto di fare il percorso A, il più lungo circa 50 km. Il B è più breve e percorre il classico anello del RING OF KERRY ma lungo la statale che qui è molto trafficata mentre l’A è un percorso alternativo che passa all’interno, su strade piccole e semideserte ma molto caratteristiche. Il foglio del Brief dice che ci sono alcune salite ma non impegnative ma se becco chi lo ha scritto non so cosa gli faccio!!!!!!!

Riassunto della giornata: LATI POSITIVI:

cominciamo con i lati buoni. L’allegria non è mancata, ci ha accompagnato tutto il giorno per nostra fortuna. Il paesaggio è veramente spettacolare, tutto montuoso (altro che poche salite) si costeggiano un paio di laghi, uno più piccolino di cui non so il nome e l’altro molto più grande il CARAGH LAKE, inoltre si costeggia spesso e si attraversa una volta di qua e una volta di là il fiume CARAGH (lo so hanno poca fantasia per i nomi). Inoltre piccole case, mini fattorie, pascoli, mandrie, prati boschi. Diciamo che ne valeva veramente la pena!

Chi ti incontra in macchina ti saluta, tutti, ma non so se lo facevano perché gli facevamo pena o perché ci ammiravano per la nostra temerarietà. Io preferisco pensare che è perché sono veramente molto cordiali.

LATI NEGATIVI

Le strade sono strette e qui corrono tutti come dannati anche in queste stradine di montagna, inoltre hanno preso questo brutto vizio di guidare a sinistra che proprio a noi non entra in testa. Quindi può succedere che tu italiano ti distrai un attimo e tendi ad andare a destra e magari arriva una macchina e davanti c’è una curva, quella corre e non ti vede e …. SPLASH!!!!

Bisogna sempre stare concentrati sulla sinistra, ma che per caso qui sono tutti mancini???

Poi c’è poca segnaletica su queste stradine e quello che tu sulla cartina leggi e pensi sia un paese scopri poi essere solo un insieme di 3 case senza nessun cartello ad indicarlo. Agli incroci a volte ci sono le indicazioni a volte no, è quindi facile sbagliare strada (sulle statali questo non succede) infatti noi abbiamo, come da copione d’altronde, sbagliato due volte portando i 50 km a circa 70 e forse più …. Che culo!

Pucciboy dice che l’Irlanda si può riassumere in 3 parole prati mandrie e pioggia. Io aggiungo vento, terribile, fortissimo, tu pedali per due km e quello ti porta indietro di uno, un suicidio, e naturalmente  non ti soffia mai alle spalle ma sempre contro!

le salite magari potevano anche non essere impegnative ma ci voleva cmq il rampichino per andare su, inoltre sul totale del tragitto l’80% è stata pura salita. E sono sincera gli ultimi km sono stati veramente duri da fare. Diciamo che secondo me il tragitto è per persone ben allenate …. Cosa che io non sono!

Per finire il tempo è stato clemente con noi fino quasi all’arrivo, coperto e a tratti anche soleggiato, piacevole insomma, ma l’ultima ora di pedalata l’abbiamo fatta sotto la pioggia. Cosi ho tirato fuori la mia mantellina di Gardaland con il traghetto prezzemolo sulla schiena facendo morire dal ridere Pucciboy che mi ha ripreso con la videocamera per un bel po’ .

Chissà domani cosa sarà di noi!

All’arrivo in B&B ci aspettavano con la sala da the con il camino acceso e il bollitore già pronto per il the caldo e i biscotti, che organizzazione, peccato che la camera sia veramente minuscola. Però è tutto pulito e confortevole ed è quello che io desidero.

Il paese si chiama GLENBEIGH e non esagero se vi dico che è proprio minuscolo, praticamente 4 case e un pub che fa anche da albergo …. Quindi mi pare logico che andiamo a cena li

Pucciboy si mangia una zuppa di pesce che è squisita tra l’altro …… poi non c’è nulla da fare e quindi a letto ….. è presto ma siamo stanchissimi e domani ci attende un altro giorno duro, inoltre le mie gambe mi fanno male e non vedo l’ora di stendermi

Notte

 

Martedì 21.08.2007

 

seconda tappa, direzione CHAIRCIVEEN, sveglia alle 7.30, abbondante colazione con lo sguardo preoccupato verso l’esterno che mostrava, tanto per cambiare, forte vento e cielo cupo. Saluti di rito al proprietario del B&B che ci dice che il tempo migliorerà (speriamo) e una volta fissate le borse alle bici partiamo per quella che secondo il Brief dovrebbe essere la tappa più dura di tutto il tour. Per prima cosa rettifichiamo la visione di Pucciboy di ieri che parlava di prati e campi per cambiarla con montagne, montagne, montagne! Questo è quello che abbiamo visto oggi, sempre e solo montagne! Per intenderci non le nostre montagne di sicuro, non quelle altezze, diciamo un qualcosa più vicino all’altopiano di Asiago, e non i nostri famosi tornanti, ma salite che possono sembrare più blande ma di una lunghezza impressionante. Salite continue di 10km piccole discese e poi salite interminabili ancora, dossi che sembrano essere gli ultimi e quando arrivi in cima ne vedi un altro ancora e poi ancora un altro. Tutto questo può sembrare una passeggiata per chi è ben allenato come Pucciboy ma per chi come me stamattina aveva le gambe che minacciavano un tartacidio, le piaghe da sella, e i muscoli doloranti per colpa del vento gelido non è stato facile superare questi 60 km. Ma stasera posso dire di avercela fatta e di sentirmi un po’ meglio di ieri. Parliamo del tragitto:

la prima parte, 20 km circa, li avevamo già fatti ieri, oggi li abbiamo fatti al contrario sempre lungo le rive del lago e del fiume fino alla famosa località di GLENCAR segnata sulle cartine ma in effetti paese fantasma. Già ieri qui ci eravamo persi, e ieri sera al pub ho sentito dei francesi nominarla per lo stesso motivo, praticamente il centro è un incrocio dove si trova un pub che fa anche da market ufficio postale e pompa di benzina. Qui abbiamo perso un po’ di tempo perché, primo abbiamo comprato il nostro pranzo (banane biscotti acqua) e poi perché stavano riassaltando la strada ed essendo per l’appunto una microstrada ci hanno bloccati per un po’. Abbiamo in compenso capito che qui, visto il brutto tempo che hanno sempre e la neve abbondante … le strade si rovinano facilmente quindi non ci stanno tanto su per rifarle, buttano prima uno strato di catrame e poi della ghiaia che pressano bene bene e basta cosi.

Dimenticavo di dire che prima di arrivare Glencar abbiamo fatto un paio di incontri: il primo con una pecora che era venuta giù in strada dal pascolo e chi si è spaventata nel vederci. La scena esilarante era quella di Pucciboy che cercava di convincerla a tornare dalle compagne, questa che scappava dappertutto e un’altra che cercava di seguirli belando a più non posso. Il secondo lo abbiamo fatto con una mandria di mucche che ci hanno quasi travolto e anche qui un vitellone si è spaventato e non ne voleva sapere di passare accanto a noi e continuava a scappare ma sempre troppo vicino per i miei gusti perché un conto è essere travolto da una pecora un conto da un vitellone di quella stazza li!

Dopo Glencar ci aspettava la parte più dura, superare il passo di BALLAGHISHEEN. Già vederlo da lontano mi è venuto da chiedermi chi ha scritto che questo itinerario è rilassante, cmq l’ultimo km l’ho fatto a piedi lo ammetto, la salita era troppo ripida anche a piedi figuriamoci in bici, Pucciboy invece pianino pianino è arrivato su. Sulla cima abbiamo trovato ad attenderci una coppia di scozzesi che ci avevano superato un po’ prima, ci hanno fatto una foto e ci hanno chiesto se ci eravamo persi o se eravamo matti di nostro. Ora che ci penso di gente in bici lungo il nostro percorso non ne ho proprio incontrata, solo io Pucciboy e le pecore, siamo gli unici ad avere coraggio?

Gli scozzesi si sono fatti due risate con noi, ci hanno fatto gli auguri per la nostra impresa e poi se ne sono andati, noi invece abbiamo fatto un po’ di pausa, due foto e poi via per una signora discesa. Da qui in poi il tragitto è il solito Sali scendi ma non particolarmente difficoltoso, siccome siamo solo noi in strada Pucciboy mi da il permesso di cantare a squarciagola. Abbiamo anche più tempo per guardarci intorno, qui ci sono un sacco di felci (enormi) e cespugli di fucsie, addirittura usano le fucsie come siepi e pensare che da noi più di una piantina in vaso non ho mai visto. Troviamo poi anche delle coltivazioni di torba che qui usano tantissimo come combustibile per le stufe e camini, anche il famoso colore marrone dell’acqua è dato dalla torba, praticamente l’acqua ci passa attraverso e prende quel colore li.

Ci avviciniamo alla meta ma dobbiamo fare una deviazione a causa di una strada chiusa per un ponte rotto e cosi si allunga un pochino il percorso, ma la cosa peggiore è che gli ultimi 15 km li facciamo tutti con un vento contrario fortissimo che mi obbliga ad andare avanti con il rampichino altrimenti non ci si muove di un millimetro. CHE SFIGA!

E poi proprio gli ultimissimi km sono anche in discesa ma ci tocca pedalare se vogliamo andare avanti ….. ma dimmi tu!

Cmq eccoci qui! Anche questa è fatta!

Ad accoglierci anche qui la sala da the con tutto pronto e i biscotti.

Cena bollente per riscaldarci e giro in paese, CHAIRCIVEEN è più grande del precedente ma non di molto è con poco l’abbiamo già girato tutto, tra l’altro c’è pochissima gente perché forse non è una tappa “notturna” dei soliti tour, decidiamo quindi di andare a cena, questa sera si mangia indiano, tanto per non cadere nel solito piatto di carne e patate

Oggi il sole ci ha fatto compagnia tutto il giorno, si è nascosto solo qualche volta dietro qualche rara nuvola, e ci siamo già fatti una bella abbronzatura da ciclista, però il vento è sempre gelido e la sera fa cmq freddo ci vuole cmq una bella felpa o una giacca …….

 

Mercoledì 22.08.2007

 

Sotto questo sole bello pedalare si! Ma c’è da sudare!

Sveglia gente che il sole mangia le ore! Ore 7.30 come al solito e solita colazione. Argomento del mattino quale tragitto fare … il più breve per arrivare prima e regalarci una giornata di ozio o il più lungo? Scartato il più breve che prevede solo tragitto lungo la strada statale .. molto trafficata, pericolosa e poco carina …stavamo studiando sulla cartina il tragitto più lungo quando il proprietario del B&B ci suggerisce una variante che secondo lui è più panoramica che però implica lo sforzo di raggiungere e valicare un certo passo montano. Già la parola “passo” poco mi piaceva a dire il vero … però li per li me la sono anche fatta andare giù visto che parlava di un dislivello di soli 200 mt. … e che saranno mai!!!!

Ok si parte sotto un cielo terso senza una nuvola ma con il solito forte vento freddo a farci compagnia. Partiamo da CAHERSIVEEN e facciamo circa 8 km (naturalmente in salita) e poi discesa fino al mare, con una bella vista davanti a noi, prati fioriti intorno e case di un certo lusso … non le solite casette semplici … si vede che ci avviciniamo ad una zona più turistica. Arriviamo al porto in un battibaleno, chissà perché le discese che sono cosi belle da fare durano cosi poco, e li prendiamo il ferry per VALENTIA ISLAND, un’isola che a vederla nella cartina sembra cosi grande ma che in tutto è lunga si è no 15 km e larga 8. durante il tragitto ci guardiamo intorno e ci aggiorniamo su qualcosa di storico: Abbiamo notato che l’Irlanda pur essendo molto verde manca quasi totalmente di boschi, le sue montagne sono spoglie, pochissimi alberi e i rari boschi che trovi hanno l’aria di avere pochi anni di vita e non secoli come uno si immagina. Tutto questo perché in passato la ricca Inghilterra aveva fatto dell’Irlanda la sua riserva di legna personale (praticamente la legnaia di casa) legna da ardere, legna per le navi, per i mobili, per le case ecc. ecc. contemporaneamente disboscando creava pascoli per il suo bestiame, peccato solo che l’ha disboscata totalmente rendendola una delle terre meno boschive del mondo.

Arriviamo a VALENTIA ISLAND ed esattamente nella minuscola cittadina di KNIGHTSTOWN che giriamo tutta in mezz’oretta, anche qui case coloratissime una calma e una tranquillità che non vi dico! Poi via lungo la costa e la attraversiamo tutta …. Un po’ cantando un po’ chiacchierando … qui di traffico per fortuna ce n’è pochissimo e riusciamo a procedere anche affiancati ed incontriamo i primi 3 ciclisti provvisti di sacche sulle bici come noi … WOW non siamo delle mosche bianche!! Solo che loro sono con delle bici da corsa e ci sorpassano via veloci, saluti e baci, ciao ciao …….. non sono italiani

Alla fine dell’isola un ponte ci riporta sulla terraferma nella cittadina di PORTMAGEE dove ci fermiamo a fare una tappa in una pasticceria, un the e una fetta di dolce saranno il nostro pranzo di oggi, seduti all’aperto a goderci il sole che oggi comincia a scottare visto che il vento si è placato. Proseguiamo poi per la strada che ci ha suggerito il ragazzo del B&B, all’inizio la strada è piacevole, la salita tranquilla, il paesaggio bello, finchè dietro una curva non si presenta davanti a noi il famigerato passo. OK saranno anche solo 200mt di dislivello ma vanno su dritti che più dritti non si può, la strada sembra una riga disegnata dritta dalla cima alla base della montagna, ma a questi qui nessuno ha mai insegnato cos’è un tornante??? Magari sarò stata stanca morta io, magari anche frignona lo so …. Ma proprio non me la sento di farlo, e poi so già che dovrei farmelo tutto a piedi e come minimo mi ci vogliono 3 ore!!!

Cmq andiamo avanti un po’ perché poco più su c’è un signore che ci fa dei gesti stranissimi con le braccia tipo mulino a vento e vediamo un sacco di macchine che entrano dentro a quella che dovrebbe essere casa sua, ci avviciniamo e vediamo che ci sono anche dei cartelli …. Praticamente questo ha la fortuna di avere di sua proprietà un terreno che arriva fino alla cima della scogliera (culo eh!) e per la modica cifra di € 3,00 (modica) a cranio ti fa entrare nella sua proprietà parcheggiare e andare a piedi a guardarti questo magnifico spettacolo. Decidiamo di spendere questi soldi visto che speravamo che la strada passasse più vicino alle scogliere e invece cosi non è ed è questa forse l’unica opportunità che abbiamo per vederle. Splendide, magnifiche, meravigliose e tutti gli altri aggettivi che potete immaginare per descriverle … peccato solo che l’oceano sia stato calmissimo e non in tempesta, da li si vedevano anche le LITTLE SKELLING due punte rocciose al largo della costa, un surrogato dei faraglioni di Capri per intenderci, sarebbe stato da starci li delle ore a gustarsi questo panorama davvero … peccato dover proseguire. Riprendiamo quindi le bici e rinunciamo al passo … però in fondo forse non è stata una grande idea perché la strada consigliata dal tour non è granchè nella sua prima parte ed è peggio negli ultimi 10 km che sono tutti sulla statale e quindi in pieno traffico. Unica cosa … abbiamo cominciato a divertirci con quel su e giù …. Cercavamo di indovinare quale dosso fosse l’ultimo del giorno ….. mai indovinato! Nel frattempo si è rialzato il vento forte e ci ha accompagnato fino alla nostra meta WATERVILLE, cittadina sull’oceano …. Arriviamo abbastanza presto e quindi abbiamo tutto il tempo di fare un sacco di altre cose, doccia, il solito rito del the, ho fatto un po’ di bucato che con quel vento la roba si è asciugata nel giro di un’ora e poi abbiamo ripreso le bici, visto che il B&B non è in centro e siamo andati a farci un giro. Gli abitanti qui sono di più che nei due precedenti paesi, sono 357 che con i turisti arriveranno a circa 700, cominciamo a trovare delle metropoli praticamente, visto che siamo sull’oceano siamo andati in spiaggia e siamo rimasti li ad oziare un po’, ogni tanto ci vuole. Poi ci siamo fatti un giro su e giù per il paese e la solita ricerca di dove andare a cena, qui alla fine abbiamo conosciuto due coppie che stavano facendo la stessa nostra ricerca e che arrivavano dall’Arizona. Abbiamo chiacchierato un po’ e ci hanno detto che hanno trovato l’Irlanda carissima e che l’anno prossimo vengono in vacanza in Italia. Carini!

Dopo cena volevamo tornare sulla spiaggia a guardarci il tramonto ma il vento soffiava a più non posso ed era proprio gelido, quindi visto che era da stamattina che ci tormentava più o meno, abbiamo solo fatto una foto alla statua di CHARLIE CHAPLIN che sembra venisse sempre in vacanza qui con sua moglie e siamo tornati di corsa al B&B

 

Giovedì 23.08.2007

 

Ormai come di abitudine sveglia alle 7.30. Il B&B che ci ospita si chiama KLONDYKE, e se come esterno la struttura è molto carina e alla prima occhiata sembrava la più bella vista finora, tutto il resto devo dire che rispecchia esattamente il nome che ha, per lo meno se lo riflettiamo con quello famoso di zio paperone. La camera non è granchè ma la cosa che più mi ha fatto incavolare al mio arrivo è stato trovare in bagno un solo unico e striminzito asciugamano …… noi siamo in due, adulti per di più, e di solito la doccia ce la facciamo, soprattutto dopo una giornata passata a sudare sulla bici, eppure abbiamo dovuto dividere quel fazzoletto per asciugarci …. Inoltre nessun tappeto in bagno quindi attenzione a non bagnare per terra per evitare pericolose cadute …. E inoltre gli scalini, sia della scala per arrivare al piano superiore che quei maledetti 3 per andare in bagno troppo stretti, avete presente quelli della casa delle bambole? Ecco quelli li! Quelli che se non metti il piede di traverso finisci lungo disteso con l’osso del collo fratturato? Quelli! E per finire stamattina anche la colazione striminzita come tutto il resto, ho dovuto dividere due fette di pancarrè con Pucciboy …. Sembra che l’intera casa abbia subito un lavaggio ad una temperatura troppo alta e si sia infeltrita.

Questo è il nostro quarto giorno, il brief dice che saranno in tutto 22 km fino all’arrivo ma che i primi 8 sono di dura salita. Sai che novità! Però la cosa che preoccupa è che lo dicano ….. finora la dura saluta c’è sempre stata ma loro non l’hanno mai detto …. Cosa ci aspetta?

Ma ormai siamo allenati e quindi senza troppa fatica gli 8 km li superiamo e arriviamo in vetta, qui c’è uno splendido panorama e in teoria avevamo deciso di fermarci un po’, ma ci sono le nuvole e il vento freddo …. Si ferma anche una macchina di italiani, uno torna subito dentro, fanno due foto veloci e scappano via, noi resistiamo altri 5 minuti ma siamo sudati e forse è meglio scappare e quindi giù per la discesa. Stando al nostro percorso avremmo dovuto trovare subito alla nostra destra un certo hotel e da li altri 14 km ci separavano dall’arrivo …. Balle!

Anche oggi tra una cosa  l’altra di km. Ne abbiamo fatti circa 40 ….. chissà perché ti scrivono una cosa e poi è sempre un’altra….. boh! Andiamo per gradi e lasciamo perdere il conteggio dei km che non ci interessa più …… proseguiamo per la discesa e a valle troviamo il villaggio di CAHERDANIEL e qui visto che non ci corre dietro nessuno, nessuna bici almeno, decidiamo di andare a vedere il parco nazionale e scendiamo ancora lungo la costa.

Abbiamo fatto bene! Valeva la pena di andare …. Il giro è molto bello da fare …. Tra le tante piante strane ne troviamo una di gigantesca di una specie mai vista … a me sembra una zucca preistorica, le sue foglie sono enormi e i suoi steli sembrano proprio dei veri tronchi. All’interno del parco c’è la casa di DANIEL O’CONNELL chiamato il liberatore (uno dei tanti che hanno contribuito alla lotta per la liberazione dell’Irlanda), non siamo entrati a visitare la casa perché non si potevano lasciare le bici incustodite (peccato) ma abbiamo girato all’interno del parco che è veramente bello e da li si arriva anche ad una spiaggia che sembrava quasi un lago in secca …. Insomma tutto molto affascinate.

Da li riprendiamo la strada per la nostra meta senza più interruzioni …. Mancano solo 23 km e li facciamo tutti di continuo perché dovrebbero essere facili, ma se c’è una cosa che non bisogna mai dare per scontata è proprio questa. Infatti dietro la solita famigerata curva ecco il solito famigerato monte. Pucciboy si lascia andare ad un’esclamazione: MA NON ERA TUTTA DISCESA?????

E no! Mio caro …. Dovresti saperlo che non funziona cosi … e cosi vai di gambe e giù a ridere e scherzare, ma ridi e scherza , e ridi e scherza, alla fine l’ho tamponato e sono caduta! … per mia fortuna in piedi! …. Sono riuscita a mollare la bici e a mantenere l’equilibrio restando più o meno in piedi. Ragazzi che paura … già mi vedevo spiaccicata su una strada Irlandese ……. Oppure tornare a casa con le ginocchia rotte …… povera me!

Cmq la cosa ci ha fatto ridere ancor di più …. Altro che stare attenti

Alla fine arriviamo alla nostra meta SNEEM …. Centro rinomato per la pesca al salmone … e si vede! Finalmente un po’ di vita ….. il paese è molto bello, le case son di tutti i colori, c’è tanta gente, ci sono negozi, insomma c’è vita!

Visto che è presto ci fermiamo subito a mangiare qualcosa in un pub, un ottimo toast con tonno e formaggio ci riposiamo un po’ e poi cerchiamo il nostro B&B che guarda caso era li a 10 mt. , quindi andiamo doccia e fuori ancora a fare un giro veloce e poi siamo tornati a riposarci fino all’ora di cena.

Stasera cena al pub e siccome è giovedì si suona dal vivo …. Peccato solo che il tipo abbia un repertorio più country americano che folk irlandese. Però a pensarci bene non sono stati anche gli irlandesi a colonizzare l’america? E non hanno forse portato la loro musica?

 

Venerdi 24.08.2007

 

Il giorno più facile, il tragitto più breve …. Solo 16 km ci separano dalla meta, questo dice la nostra tabella di marcia. Ma noi decidiamo di partire presto lo stesso, non si sa mai quali difficoltà si possono incontrare per strada. La signora del B&B stamattina ci prepara una colazione molto abbondante, oltre al solito Irish Breakfast anche le uova con il salmone (sciccheria) e quindi ci attardiamo per mangiare come maiali. Poi ci prepariamo e partiamo sotto un sole caldo ed in totale assenza di vento, mai capitato, una giornata veramente estiva nel vero senso della parola. Sul tragitto non c’è moltissimo da dire perché alla fine è stato il solito tranquillo Sali e scendi, un po’ lungo la costa con ampi scorci sul mare e un po’ all’interno, non molto traffico nonostante sia stato tutto lungo la statale …. Si insomma ci siamo divertiti a farlo …. Forse anche aiutati dal fatto che quella di oggi era una tappa veramente breve. Da precisare però che i km totali sono stati almeno 30 e non i 16 segnati dal nostro tour (birichini biricò) 

Arriviamo a KENMARE alle ore 13.00 e ci mettiamo un po’ a trovare il nostro B&B, la cittadina è grandicella e ce ne sono parecchi, inoltre qui ci sono più di una strada …. Quindi giriamo un po’ a vuoto poi alla fine chiediamo informazioni …. Ma ci tocca chiederle più di una volta ……

Il nostro B&B si trova fuori paese, non troppo da non farla a piedi, su in alto sulla cima di una collina …. È uno spettacolo unico …. Sembra la casetta delle fiabe, piccola colorata con un magnifico giardino fiorito, gabbiette con cibo per gli uccellini dappertutto e infatti mai visti cosi tanti uccelli avvicinarsi tranquilli ad una casa, davanti prati enormi con la mandria di pecore al pascolo …. Dentro un profumo di fiori dappertutto compreso nella nostra camera, nel bagno, la biancheria profumata …… insomma Magnifica è dir poco

Il proprietario è un signore …. Non diciamo anziano che è brutto, ma quasi, crediamo vedovo perché ci vive tutto solo, molto cordiale ….. ci accoglie dicendoci che purtroppo siamo arrivati prima dei nostri bagagli ma che possiamo accomodarci pure

E noi vista la giornata magnifica ci siamo messi in giardino a prendere un po’ di sole.

Dopo un po’ abbiamo ripreso le bici e siamo andati a curiosare in paese, KENMARE è una cittadina grande e in grande espansione (stanno costruendo tantissime case) piena zeppa di turisti, qui i negozi sono tantissimi, i locali altrettanti ….. insomma proprio una cittadina da vacanza, non sicuramente paragonabile ai villaggi dove siamo stati nei giorni passati, tutt’altra cosa. Qui si sente spesso parlare italiano ….. finora pensavamo quasi di essere gli unici in Irlanda …….

L’abbiamo girata un po’, abbiamo insomma fatto i turisti, per la prima volta abbiamo anche visitato i negozi di souvenir …. Dopo una settimana che siamo qui si può fare ….. e siamo andati a curiosare ad un matrimonio, abbiamo fatto una foto e gli auguri alla sposa. Dopodiché ho voluto visitare il museo dei pizzi e dei ricami, perché avevo letto nei giorni passati che in questa cittadina ce n’era uno creato con i lavori fatti dalle donne nell’epoca della grande carestia …. Che dire? Splendidi, lavori fatti con tutte le tecniche veramente splendidi …… però sono rimasta di stucco sui prezzi di vendita di alcuni lavori fatti dalla signora che gestisce il museo, quella vendeva dei segnalibri con dei microricami a punto croce (tra l’altro fatti malissimo) a € 25,00 l’uno …. ?????? …………. Degli angioletti fatti ad uncinetto come quelli che faccio io a € 15,00 l’uno …. ???? …. Io li ho venduti a € 1,00 l’uno sigh …. Ma che ladra!!!

Pucciboy mi ha detto che non ho capito nulla del commercio!

E cosi siamo tornati su al B&B e abbiamo consumato il rito del the in giardino …. Che splendore! Ci siamo fatti una bella doccia, riposati, e poi siamo riscesi in paese per cena ….. solito pub …. Solita cena più o meno elaborata ma sempre con le patate in mezzo ….. poi in un altro pub a vedere l’ultima parte della partita di rugby di Italia-Irlanda …. Naturalmente li unici italiani noi …. E poi a nanna

 

Sabato 25.08.2007

 

Miiiiiiiiiii è arrivato l’ultimo giorno di pedalate!! E chi l’avrebbe mai detto!!!! Stamattina ci svegliamo per puro caso alle 7.40, qui si dorme troppo bene, c’è una tranquillità che ti entra dentro. Facciamo come al solito una abbondante colazione e si parte verso KILLERNEY. Subito fuori paese ci fermiamo subito però, non potavamo fare altrimenti, come possono due motociclisti fare finta di nulla incontrando il 41° giro d’Irlanda con moto d’epoca? Sono tutte li, ferme nel parcheggio di un Hotel, si stanno tutti preparando per il rientro a casa perché questa era la loro ultima tappa. Nei giorni scorsi ne avevamo incontrata qualcuna, ma ieri sera ne avevamo viste passare parecchie e ci eravamo appunto chiesti dove stessero andando, qui ci sono dei pezzi veramente unici , si parla di moto che avranno anche 100 anni, ed il bello è che funzionano ancora! Cmq stanno tornando a casa, qualcuno in sella al suo bolide e qualcuno invece lo sta caricando su un carrello o su un furgone. Che bell’incontro!

Proseguiamo, il brief prevede una tappa di circa 32km, facile, dice arrivate fino a………………………… e poi controllate i freni perché poi ci sono ben 20km di pura discesa fino all’arrivo. WOW

Però, calma, per trovare la discesa bisogna prima fare la salita se non sbaglio e guardando la cartina ci aspetta il solito passo montano. E ce lo so che mi freghi!!

Inoltre leggendo il mio libricino sull’Irlanda nel capitolo dove su parla del Ring of Kerry in bici e più precisamente del tragitto di oggi si nomina la stessa strada ma al contrario dicendo: appena arrivate a ………….. controllate i freni che poi vi aspettano ben 12 km di pura discesa. Allora se 1+1 fa 2 rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare per questa che sembra l’ultima sfacchinata. Infatti la salita comincia subito dopo che ci hanno fregato i soliti 5/6 km sulla tabella di marcia, è costante, poco irta, ma non da tregua per tutti i suoi 12 km dichiarati. Accidenti a loro! Ormai mi arrampico sulle montagne peggio delle capre. Il bello di questa salita è che hai davanti a te la visuale di un costone di montagna e la strada che ci gira intorno e sembra che dietro sia finita, infatti Pucciboy ne era più che convinto, ma io ho imparato che le sorprese son di casa, infatti dietro al primo costone ce n’era un altro lassù, e dietro a quello un altro ancora …….

All’arrivo in vetta, più che sicura che quella fosse proprio la mia ultima salita di questa vacanza, mi sono lasciata andare ad un urlo liberatorio: WE ARE THE CHAMPION!! Tanto che un gruppo di motociclisti che ci avevano superato da poco si sono messi a ridere e credo che stiano ridendo ancora adesso. Pucciboy invece ha fatto deliberatamente finta di non conoscermi!

Ok due foto per immortalare l’impresa, su i k-way per non prendere freddo e giù, si va verso il parco nazionale di KILLARNEY e i suoi laghi, c’è come sempre il sole a farci compagnia e la vista è spettacolare! Bisognerebbe fermarsi ad ogni angolo a fare una foto ma non si può, la strada è stretta e scoscesa e noi due intralciamo il traffico perché è anche tutta curve e naturalmente le macchine dietro di noi non hanno visibilità per superarci, ci accontentiamo quindi di fermarci dove si può. Oddio! Non abbiamo controllato i freni!!!! Ma tanto non ha importanza la discesa non è ripidissima e non si deve frenare molto, anzi, Pucciboy non frena affatto, però …. Indovinate un po’….. fatti si e no 5 km … eccola li la nostra amica salita …. Piccola ma eccola davanti a noi!

Praticamente la famosa discesa era già finita! Da quel momento in poi è stato il solito Sali e scendi. Ma quello che ha studiato il tragitto e lo ha scritto (in inglese) quante birre si era bevuto??? Cmq è fatta!!! Dopo l’ultimo tratto che ripercorre parte del parco che avevamo fatto il primissimo giorno per sgranchirci le gambe, dopo una vista meravigliosa sui laghi, dopo un tratto di sterrato fatto tanto per divertirci e ridere un po’, eccoci alla meta ……….. SIAMO ARRIVATI! L’ANELLO SI E’ CHIUSO E IL TOUR E’ FINITO!

Devo dire che dopo il primo giorno passato in bici non ci avrei scommesso nemmeno un nichelino sulla riuscita di questa mia impresa. Pucciboy era superallenato io praticamente ero a quota allenamento zero e questo tour non è proprio la passeggiata della domenica che ti fanno credere. Ci vuole un po’ di coraggio, di allenamento e anche un po’ di pazzia a buttarsi un impresa del genere. Lo rifarei? Col senno di poi direi di SI, ma con una preparazione adeguata stavolta.

Per adesso riportiamo a casa le compagne della nostra avventura, le BICI, si sono comportate bene, non abbiamo mai avuto bisogno gonfiare una gomma, di fare qualche manutenzione, ma soprattutto non abbiamo mai bucato e a conti fatti i km percorsi sono stati circa 300.

 

Pucciboy dice:

la cosa che lo ha colpito di più GLENCAR paese fantasma. Il cibo è meglio del previsto, pensava facesse schifo e invece è tutto buono. C’è tanto verde. Ci sono tante pecore. Dublino è una città giovane e viva il resto e più campagna ma più evoluta di quello che immaginava (evoluta??? Mica siamo nella giungla)

Pucciboy non farà mai lo scrittore

 

Piccole note:

se venite in Irlanda portatevi in valigia roba da vestire che vada bene per tutte le stagioni, qui si possono avere tutte le stagioni in un giorno solo, oggi c’era un bellissimo sole caldo da canotta e infradito e stasera siamo già in felpa e giubbotto, da non dimenticare qualcosa di impermeabile e un k-way.

Per mangiare si spende, dappertutto, quasi nulla è a buon mercato a meno che non andiate nei fast food, ma ne vale la pena?? È sempre bello mangiare quello che mangiano loro oltretutto è buono e abbondante. Le patate non mancano mai e ve ne danno a vagonate e tutto è altamente calorico, infatti nonostante il gran pedalare sono sicura che qualche chilo è andato su. Potete andare anche a compararvi qualcosa nei market, sempre aperti, ma non è che costi meno, e poi più di tramezzini o panini non trovate, ok la frutta. Qui si fanno delle colazioni abbondanti …. Consiglio l’Irish breakfast e le uova strapazzate con salmone ….. magari ora vi sembrerà strano ma poi vi ci abituate e vi piacerà molto credetemi. Il pranzo non esiste ma noi abbiamo sempre visto gente mangiare a qualsiasi ora e non solo i turisti. E poi la cena che viene servita dalle 18.00 fino alle 20.30 massimo nei pub poi le cucine chiudono, perché poi c’è il dopo cena che è fatto di chiacchere e birra birra birra birra e musica. Se avete la fortuna di sentire suonare dal vivo vi piacerà molto! Discoteche non ce ne sono … e questo mi piace!

È pieno di B&B, infatti questa formula è nata in queste zone, di solito ti chiedono circa € 30,00 a testa per dormire e colazione, sono tutti a conduzione familiare e i migliori hanno fuori il marchio a trifoglio. Nei B&B vi trattano sempre con tanta cortesia e si fanno in 4 per voi, le camere sono tutte con bagno, per quanto minuscole siano. Noi ne abbiamo cambiato uno ogni notte e ne abbiamo visto di grandi di medi e di mignon, tutti cmq pulitissimi. In tutti la TV ma cosa ve ne fate??? Curiosità: il lavandino, non ci sono miscelatori per l’acqua nei lavandini … nelle docce si ma nei lavandini no. Ci sono due rubinetti distinti, attenzione non due manopole e un rubinetto no, proprio due rubinetti, uno a destra e uno a sinistra …. Da morire dal ridere. Per avere l’acqua tiepida devi per forza tappare il lavandino e riempirlo.

In tutti trovi la sala da the dove c’è sempre acqua calda a disposizione per the o caffè e dei biscotti a qualsiasi ora e dove non c’è la sala da the tutto l’occorrente lo trovate direttamente in camera. Il caffè fa schifo ma il the è veramente buono e si beve a qualsiasi ora …. Anche cenando, ve lo portano sempre accompagnato dal bricchetto del latte. Devo dire che con tutto il the che ho bevuto in questi giorni potrei annaffiare tranquillamente la reggia di Caserta in un colpo solo!

Le persone sono cordiali, ti salutano tutti, ti rispondono con cortesia, sono disponibili ma soprattutto sono educate ….. fanno file lunghe km per prendere l’autobus o qualsiasi altro mezzo pubblico, nessuno spinge, nessuno passa avanti, nessuno fa il furbo ……. Nessuno ti guarda strano perché credo proprio che non abbiano il concetto di “strano”. C’è rispetto …. Ecco cosa c’è!

E poi per finire …. Il verde d’Irlanda …. Il famoso verde d’Irlanda … è proprio come viene descritto, verde, meravigliosamente verde, rilassante verde, distensivo verde ….. e il cielo che è sempre cosi cupo e piovoso ma stranamente non ti mette tristezza, o è solo perché noi eravamo in vacanza?

 

Domenica 26.08.2007

 

Oggi si torna a casa! Ci alziamo alla solita ora ….. siamo nel B&B della notte di partenza del tour e anche ieri sera la signora (santa donna) mentre noi eravamo a cena è entrata in camera, ci ha chiuso le tende scure (qui solo vetri, niente tapparelle né scuri) e ci ha messo il solito cioccolatino sul cuscino. A colazione incontriamo due ragazze italiane, sono di Parma, hanno solo 18 e stamattina iniziano il nostro stesso tour in bici, che brave!!! Sono un po’ preoccupate e ci chiedono qualche consiglio ….. cosi spendiamo volentieri con loro un po’ di tempo e diamo qualche dritta soprattutto sulla lunghezza delle strade, su come non perdersi soprattutto a Glencar, su cosa portarsi dietro in bici ecc. ecc.

Sul fatto che il percorso sia duro non ci soffermiamo perché non è giusto demoralizzarle, ci hanno già detto di non essere affatto allenate, ma hanno dalla loro il fatto di avere la metà giusta dei miei anni ….. sigh

Salutiamo poi la signora che ci abbraccia contenta e ci avviamo verso una giornata di viaggio, alle 10.00 autobus per destinazione LIMERICK, due ore e mezza di viaggio verso il nord, la giornata è cupa e incontriamo anche un po’ di pioggia. Inoltre viaggiamo verso una zona totalmente diversa, più città, ma proprio città e non villaggi …. Ci sono anche degli autoconcessionari …. Pensa tu! …… a LIMERICK cambio e altro autobus per SHANNON 20 minuti e siamo in aeroporto e qui ci scontriamo subito con la realtà del rientro in italia. Ci sono purtroppo degli italiani. Si nota subito la loro presenza, Pucciboy non volendo, tirando fuori i bagagli dall’autobus, fa cadere una borsa di una signora e questa …. Apriti cielo!!! …. Stizzita come non mai …. Secondo me doveva restare in Irlanda almeno un 5 anni per imparare un po’ di sana educazione. E poi anche in fase di check in, file disordinate, gente che ti passa davanti, musi duri, gente scontrosa ….. ecchesaràmai!!!!!!!!!

Che diavolo avete???’ siete stati in vacanza e tornate a casa ……….. che diavolo!

Per fortuna che la metà delle persone sono Irlandesi diretti a Venezia …. Ma che brutta impressione che diamo.

In aeroporto ci stiamo 3 ore prima dell’imbarco e tutto va bene, al momento dell’imbarco però altro caos con la fila … siamo famosi per questo ….. e quando siamo tutti belli li c’è un momento di grande confusione perché qualcuno deve passare davanti di corsa perché i bambini hanno il biglietto con priorità e perché i bambini senza mamma non vanno e la mamma senza papà non va e il papà senza il fratello non va e il fratello senza la moglie non va ecc ecc. ….. ma chi saranno mai sti furbetti della situazione??? Aiutomamma la “famiglia sapientini” di nuovo!!!!!!

Ti prego Pucciboy se Sali prima di me stagli lontano please ……..

Il viaggio è stato bello, il cielo era limpido e il panorama dall’aereo splendido, ….. indovinate un po’? …. Nessuna montagna!!! Non avevo dubbi, l’Irlanda è quasi tutta pianeggiante…….. abbiamo visto tutta l’Irlanda …. L’Inghilterra … la manica ….. le Alpi e i ghiacciai splendidi e all’imbrunire casa

Subito fuori dall’aeroporto un’ambulanza che corre e un tamponamento ….. si siamo proprio a casa…… e un po’ di nostalgia per quella terra verde si fa già sentire

Ma a casa ….. proprio dietro la porta … quel MIAO …. Che tradotto è più o meno …. Ciaofinalmentesietetornatimisietemancatiuncasino della POLLY ti fa dimenticare tutto