UNA TARTARUGA DA GUINNESS
Ovvero un viaggio che mai avrei pensato
di fare
venerdi
17.08.2007
la
sveglia suona alle ore 6.00, il risveglio non è dei migliori, ho un cerchio
alla testa molto fastidioso che poi si trasformerà in uno dei miei terribili mal
di testa.
Iniziare
una vacanza in questo modo, una vacanza itinerante, in un paese con un clima
imprevedibile come l’Irlanda, non è cosa piacevole.
Ma
questo mi è concesso e questo devo prendere, per di più che di imprevisti ne
incontreremo molti quindi perché non cominciare da subito??
E
infatti …
Viaggio
fino a Treviso in orario, ok, imbarco in orario .. se non fosse che oggi è venerdi 17 e io ho da biglietto il posto nella fila 13 … ma
da che mondo è mondo la fila 13 (forse per scaramanzia) negli aerei non c’è!
Naturalmente
mi siedo in fila 12 con Pucciboy ma appena seduti ci
fanno scendere nuovamente perché si sono dimenticati che prima di imbarcarci
forse era meglio se facevano il pieno dic carburante
(ma và!) e siccome non possono farlo con gente a bordo … tutti giù!!!
Decidono
in quattro e quattr’otto (per la nostra sicurezza) di farci passare quei 10
minuti chiusi dentro il bus navetta a più di 40° tipo carro bestiame …. Fa
niente se a qualcuno gli viene un coccolone…. Naturalmente il mal di testa
aumenta!
Dopo
tutto questo trambusto meritavo un viaggio tranquillo, invece abbiamo avuto la
fortuna di avere come vicini … dietro una famiglia completa di 3 bimbi piccoli
che per tutto il viaggio hanno sempre pianto e urlato e pigiato con i piedi
contro le nostre schiene, davanti e al mio fianco invece il colpo di culo di
avere la “famiglia sapientini” al completo.
Non
so se avete presente i tipi …. Quelli che pensano di viaggiare solo loro, che
riconoscono casa loro anche se abitano a Treviso e stiamo volando sopra le
alpi, quelli che ridono delle norme di sicurezza perché è un’inutile
“spettacolino”, quelli che ogni due secondi si chiedono uno con l’altro: hai
caldo? Hai freddo? Vuoi un biscotto? Vuoi la maglia di lana? Ti sei messo le
mutande perché nei voli low cost non le danno? Ecc.
ecc.
Una
palla!!!! Zitti due secondi no è? …. Rompere meno le balle al prossimo no è?
Per
fortuna per il resto tutto ok e arriviamo a Dublino con la mia testa che ormai
sta per scoppiare. Fuori ci accolgono in ordine di apparizione: un cielo
plumbeo, un vento freddo, un aeroporto che più caotico non si può e una marea
di gente.
Prima
di riuscire a mettere piede fuori dall’aeroporto ci vuole quasi un’ora, i
nostri bagagli ci sono e quindi prendiamo subito un bus per il centro perché il
mio unico desiderio è arrivare il prima possibile in hotel. Faccio quindi poco
caso a quello che mi circonda, alla fine arrivo in camera e qui c’è la prima
sorpresa per me: un bollitore elettrico e tutto l’occorrente per fare un the o
un caffè caldo!
Gaudio
e tripudio!!!
Proprio
quello che mi serviva. Pucciboy mi fa un bel the
caldo e io mi metto a
letto mentre lui esce per andare in stazione a vedere gli orari dei treni
per domani e a prendere un pezzo di pane per il mio stomaco in guerra.
Fino
a questo momento la vacanza è proprio uno schifo! Ma come sempre le cose
possono cambiare e per nostra fortuna cambiano.
DUBLINO
Quando
Pucciboy torna sto meglio e dopo una doccia bollente
sto ancora meglio, quindi usciamo a vedere un po’ di città visto che domani
mattina il nostro viaggio prosegue per altra meta. Il nostro hotel si trova
nella zona centrale di Dublino, meglio ancora nella città vecchia …
quella che fino a poco tempo fa era ridotta a poche case diroccate e
abbandonate, ma poi qualcuno ha cominciato a restaurare il tutto e la zona è
diventata la zona pedonale più grande di tutta Dublino, la più colorata, la più
frequentata e meglio ancora è la zona degli “artisti” .
Siamo
a TEMPLE BAR
Qui
tutto è tipico irlandese, è pieno di pub, la strada è ancora in acciottolato ed
ad ogni angolo c’è qualche artista di strada vero o improvvisato che sia.
Proprio bella!
È
un luogo molto affollato non solo dai turisti ma anche dagli irlandesi stessi
che affollano i locali per le loro feste serali. E a proposito di feste abbiamo
incontrato ben 3 feste di addio al celibato che assomigliano molto alle nostre
con futura sposa e amiche in giro a far casino. Poi anche la festa per i 30
anni di Cherry (che sfiga chiamarci ciliegia) con il gruppetto che girava
per strada a coinvolgere tutti.
Diciamo
che qui ogni scusa è buona per fare baldoria. Naturalmente birra a fiumi, ma si
trova anche l’acqua (per fortuna) mentre è difficile trovare nei locali del the
freddo o dell’aranciata. O bevi birra o cola o acqua. Se vuoi un bicchiere di
the freddo te lo ordini caldo e poi aspetti con pazienza che si geli da solo.
Nei
locali si comincia a far festa dalle 16.00, si beve, si canta, si balla, ma
dicono che alle 23.00 si chiude, praticamente quando da noi si comincia qui si
finisce, almeno nei locali …. Perché in strada credo si faccia mattina, anche
se c’è la sorveglianza continua della “garda” che non
transige, sei ubriaco e fai casino? Ti portano dentro.
Qui
come dicevo c’è tanta, tantissima gente, più della metà sono turisti, attirati
qui probabilmente dai costi bassissimi dei voli aerei. Li riconosci subito i
turisti perché sono normali, cioè sono vestiti normalmente, con i colori
abbinati, di solito sono muniti di ombrello o in caso contrario stanno
comprando un k-way perché pensavano di trovare il sole (soprattutto gli
italiani), indossano felpe o qualcosa di pesante e sono poco colorati.
Gli
Irlandesi, a parte il fatto che hanno quasi tutti le lentiggini, girano
tranquillamente sia con il cappotto che con la canottiera, vestono con la prima
cosa che gli capita sotto mano sia essa un vestito da gran gala o il pigiama, a
parte le ragazze che se la tirano anche qui, abbinano i colori più disparati
sia nel vestire che nel trucco che nel colore dei capelli, i capelli poi li tagliano
o con l’accetta del tagliaboschi o con il tagliaunghie.
Si
insomma, tu li guardi e pensi che sono strani, ma veramente strani, ma poi li
guardi ancora e pensi che forse lo strano sei tu e loro invece sono simpatici e
ti viene da sorridere e loro ti sorridono. Beh! Ragazzi! Ho collezionato più
sorrisi in 3 ore di camminata a Dublino che in 3 anni di vita in Italia. Ci
dovrebbe servire da lezione.
Ci
servano meno da lezione invece i loro prezzi, mostruosi, spaventosi, come
diciamo noi … sono cari impestati, qualche esempio?:
cena:
hamburger con patate € 15,45 – fish and chips € 14,50 – zuppa € 6,50
se
poi vuoi andare su un piatto qualsiasi di salmone o carne parti dai 20 euro
circa in su, tutti i piatti dove ci sono le patate di accompagnamento ne hanno
una quintalata cmq.
Una
guinnes media € 4,65 – un bicchiere d’acqua € 2,70
(l’oro costa meno dell’acqua)
E
non va meglio nei negozi dove un litro e mezzo d’acqua costa € 2,45
Insomma
per mangiare una settimana a Dublino bisogna fare un mutuo.
Quindi
costi bassissimi per i voli aerei ma tutto il resto costa tantissimo.
Anche
la corsa in bus dall’aeroporto in centro città, circa 10 minuti, €
Domani
vedremo se è solo prerogativa da grande e famosa città o se è cosa normale in
tutta l’Irlanda.
E
per finire il tempo
Indovinate
un po’? piove!
Non
avevo dubbi in tal proposito. Però ad essere sinceri fino in fondo vige la
legge del 30/30 ….. cioè mezz’ora piove e mezz’ora no, ma il cielo è sempre
nero …. Ma noi lo sapevamo già!
Sabato 18.08.2007
Sveglia
alle 6.30, fuori piove, che sia 30/30 anche oggi? Forse! Vedremo. Il nostro
viaggio oggi continua … destinazione KILLARNEY. E qui ricominciano i problemi,
più noi chiediamo di andare a KILLARNEY più ci vogliono mandare a KILKENNY, ma
perché? Porca di quella paletta!! Capisco che il nome è simile …. Ma …..
Già
ieri in stazione hanno dato a Pucciboy gli orari dei
treni sbagliati e passi ……
Poi
una tipa un po’ più in gamba nella hall dell’hotel ha capito e ci ha dato gli
orari giusti ma avevo dei dubbi ….. ho voluto cmq seguire Pucciboy
e siamo finiti alla stazione sbagliata e ci hanno fatto i biglietti per la
destinazione sbagliata, logico!
Mi
sono accorta della cosa e cartina alla m,ano sono tornata a chiedere ma come
parlare con il muro più chiedo e indico una città più quello mi dice ok per
l’altra …. Fossero almeno vicine accidenti ci saranno centinaia di km di
distanza, come parlare con il muro! Ma allora le teste di rapa non ci sono solo
da noi!!!!
Ho
spedito Pucciboy a chiedere informazioni precise
perché secondo me eravamo proprio fuori rotta del tutto. Morale: era tutto
sbagliato come volevasi dimostrare, stavamo per essere spediti sulla luna via
Marte con scalo veloce su Giove. Altro che giro d’Irlanda.
Cmq
eravamo ancora in tempo per sistemare tutto. Abbiamo preso il bus per la
stazione giusta e da li il treno per la famosa KILLARNEY. Il tragitto è di
300km. Nella campagna Irlandese in un comodo intercity dotato di tutti i
comfort (altro che i nostri) fuori attraversiamo si vedono distese di campi, la
città ce la siamo lasciata alle spalle ormai, mandrie di pecore e mandrie di
mucche, piccole cittadine dalle tipiche case tutte uguali ma molto carine e
naturalmente nuvole e pioggia. Al nostro arrivo ci attendono un altro paio di
sorprese non proprio gradevoli, questo viaggio sta diventando il viaggio degli
inconvenienti! E per fortuna che avevo deciso di non fare il classico viaggio
fai da te ma di appoggiarmi ad un’agenzia proprio per evitare sorprese.
Fatto
sta che per prima cosa andiamo al negozio che ci noleggerà le bici e che
provvederà a noi durante il tour e scopriamo che noi non partiamo domani
mattina come tutti gli altri ma dopodomani …. ??? ……
Eravamo
convinti di ritirare le bici oggi e iniziare il giro domani mattina. Per
fortuna che li c’è Derry che con tanta pazienza si
attacca al telefono e tra lui e Pucciboy ne vengono a
capo.
In
effetti è proprio cosi! Le date e le prenotazioni sue e nei nostri documenti
coincidono, non scritti proprio chiarissimi ma coincidono, noi si parte
dopodomani. Credo che l’errore sia partito da una richiesta iniziale di Pucciboy di passare un giorno in più a Dublino prima del
giro e che invece sia stato prenotato invece che a Dublino a KILLARNEY con la
differenza che Dublino è una grande città con un sacco di cose da vedere e
l’altra è una micro città che giri in pochissimo tempo e poi c’è sempre il
fatto che stanotte si dorme in un hotel e domani si deve cambiare per andare
nel B&B prenotato per l’inizio del tour e inoltre
le bici le dobbiamo ritirare domani mattina e non oggi ….. insomma un bel po’
di inconvenienti …. Ma facciamo buon viso a cattivo gioco!
Il
nostro hotel purtroppo si trova a circa
In
compenso appena arrivati al piano e uscita dall’ascensore sia io che Pucciboy abbiamo avuto la medesima impressione e lo stesso
pensiero, ci siamo guardati e ci siamo detti all’unisono: “OVERLOOK HOTEL” per
fortuna la nostra camera è la n° 313 e non la n°237,
diciamo che in quel corridoio mancavano soltanto un bambino che correva in
triciclo o due gemelle che ti chiedevano se vuoi giocare con loro, e per finire
magari sentire dietro la porta della camera: “Wendy,
tesoro sono a casa”
Tutto
questo lo potrà capire chi come me ama Stephen King o chi come noi ama i film
di Kubrick o chi semplicemente conosce il libro o il film da esso tratto “Shining”
Torniamo
a KILLERNEY, cittadina piccolina, la giri più o meno tutta in un paio di ore,
cosa che abbiamo fatto nel pomeriggio, lasciando però da visitare il lago il parco
nazionale e i suoi dintorni per domani. Abbiamo camminato dall’hotel fino in
centro, prima sotto la pioggia lungo la statale, poi ci siamo infilati in una
stradina all’interno del parco che costeggiava la statale e il campo da golf, un
po’ infangata ma meno pericolosa, i miei poveri piedi del tutto fuori forma
gridavano già vendetta! Abbiamo visitato la meravigliosa cattedrale e trovato
alla nostra uscita non più pioggia ma un vento fortissimo, capace di spingerci
in avanti senza troppa difficoltà verso il centro (grazie) centro che abbiamo
poi visitato da destra a sinistra e dall’altro in basso, negozi di souvenir,
pub, ristoranti, e ancora negozi di souvenir, pub, ristoranti e
cosi via. Abbiamo cenato agli stessi prezzi di Dublino e questa è la conferma
che proprio tutto è caro. Qui però c’è meno gente strana in giro e meno artisti
in strada, ma anche qui ogni scusa è buona per far festa, i soliti gruppi a
festeggiare gli adii al celibato ci sono anche qui. Il tempo è sempre 30/30 ma
qui in più c’è un forte vento per di più gelido che mi fa pensare che se dopodomani
lo becco al contrario in bici invece che andare avanti mi riporta a Dublino
lui. Comincio a preoccuparmi sul serio! Le previsioni del tempo sembra diano
pioggia ancora per i prossimi giorni, praticamente qui piove sempre, niente
tregua per noi, eppure durante il viaggio in treno di stamattina ho visto nei
campi delle balle di fieno, come avranno fatto a far seccare l’erba?? Se piove
sempre dovrebbe marcire una volta tagliata e invece c’era il fieno, vuol dire
che ogni tanto il sole lo vedono anche loro! Si ma quando? Pucciboy
dice che sono quelle dell’anno scorso e che le tengono qui per fartelo credere
che vedono il sole …. Ahaha … spirito da guinness!!!
A
proposito lo sapete che l’acqua dei fiumi qui è marrone? Proprio marrone tipo infuso
di liquirizia, non marrone di fango o terra, è come guardare un fiume di the
nero. In compenso è vero che il verde della loro erba è un verde particolare, è
cosi bello con le nuvole figuriamoci con il sole.
Domenica 19.08.2007
Sveglia
alle 7.45. ho sempre dimenticato di dire che qui siamo un’ora in meno rispetto
all’Italia. Cmq sveglia e colazione. Ma negli hotel di lusso le colazioni non
dovrebbero essere mega? Non ci dovrebbe essere il ben di Dio da mangiare?
Considerando inoltre che qui si dovrebbe fare la classica colazione inglese,
cioè anche il sostituto del pranzo, pensavo di trovare chissachè!
Nada! Un cestino con qualche fettina di pane, solita scelta di cereali e frutta
sciroppata rigorosamente in scatola, marmellate e basta. Niente frutta fresca,
niente brioche o dolci, niente affettati o formaggi, il deserto. Solo uno
scaldavivande con le solite uova bacon e quei pomodori grigliati che mangiano
solo i tedeschi. Però ordinando in cucina ti preparavano dei piatti di uova e
qualcos’altro e alla fine Pucciboy si è mangiato un
gran piatto di uova strapazzate e salmone affumicato e io il solito pane
tostato con la marmellata. Ci lasciamo alle spalle l’Overloock
hotel e decidiamo di portare subito i bagagli nel B&B
dove alloggeremo stanotte, quindi taxi e via. E qui comincia l’avventura come
l’avevo intesa io per questo viaggio. Il B&B è
appena fuori centro, ci si arriva in 10 minuti di cammino, è una casetta tipica
irlandese, bassa con un piccolo giardino ben curato, in una strada dove sono
più o meno tutte uguali. Ci accoglie la padrona di casa, una sorridente signora
che ci tratta come se fossimo di casa da tanto tempo. Nonostante sia tanto
presto e i precedenti ospiti siano andati via da poco ci fa subito accomodare,
ci porta i bagagli in camera (lei) e si scusa per il disordine, ci chiede se
abbiamo bisogno di fare colazione e ci invita pure a prendere già le chiavi e a
fare quello che ci serve che poi la camera la sistema dopo appena andiamo via.
Proprio come piace a me! Noi lasciamo i bagagli e andiamo a ritirare le nostre
bici.
Le
bici sono un incrocio tra una bici sportiva e una city bike, alte, manubrio
alto, per una “tappa” come me tutto alto, ma ci adattiamo facilmente …. In più
sacche …. E tutto il necessario per le riparazioni (speriamo non servano)
Li
al negozio troviamo due ragazzi dal tipico accento toscano che fanno parte del
gruppo che parte stamattina. Uno di loro ci spiega che sono arrivati tardi ieri
notte (4.00) e che quindi sono venuti a ritirare le bici direttamente
stamattina ma che sono anche terribilmente in ritardo sulla partenza rispetto
agli altri, inoltre sono parecchio demoralizzati per colpa del tempo (e si vede),
ho detto loro che tutto sommato non c’è il vento forte che c’era ieri anche se
la temperatura è la stessa (freddina) e pioviggina
uguale, loro cmq mi dicono che non si aspettavano assolutamente un tempo cosi
brutto!!!
Mi
sembra che gli italiani che arrivano qui siano tutti convinti di portare il
sole in valigia con loro. Ragazzi qui il sole mi sa che lo vedono si e no 10
volte all’anno e questa non è la settimana in cui si vede vedere!
Prendiamo
le nostre bici e torniamo al B&B e sotto
consiglio della nostra ospite decidiamo di fare un giro, cosi
tanto per cominciare a mettere in movimento le gambe, ci consiglia di andare
verso il parco nazionale e precisamente di andare a visitare la MUCKROSS HOUSE e
Dopo
un paio di km si arriva alla HOUSE e qui parcheggiamo e proseguiamo a piedi …..
facciamo il biglietto per visitarla …. Peccato che le visite siano solo guidate
e che le guide parlino solo inglese e che naturalmente non parlino pianino pianino ma con velocità e quindi è abbastanza difficile
capire tutto, anzi alla fine della visita si è capito ben poco, io a dire il
vero quasi nulla e Pucciboy che l’inglese lo sa bene
dice che ha faticato lo stesso a starle dietro. Cmq la casa è grandissima in
stile Vittoriano, ancora arredata con i mobili dell’epoca e visitabile
interamente, dalle sale signorili fino agli interrati dove viveva e lavorava la
servitù. Quello che ho capito io di tutta la storia si può riassumere
pressappoco cosi:
la
famiglia Herbert ha costruito questa sontuosa dimora per vivere felice e
contenta, lei curando il suo favoloso giardino e lui andando a caccia di tutto
ciò che aveva delle corna per poi appenderne i trofei nella casa stessa,
infatti non c’è un angolo di parete da dove non spuntino fuori corna. Avevano
un bel po’ di servi che correvano da loro appena suonavano un campanello. Si
divertivano a giocare a biliardo e semplicemente, per quanto riguarda le
signore, a conversare pigramente davanti ad un camino. Mangiavano come lupi
affamati e non gli mancava nulla. Ma il Signor Herbert voleva un titolo
nobiliare e quindi ha cercato di accattivarsi
LO
SO!!! La guida è stata più precisa e ha raccontato una storia che sembra un
altro romanzo, ma il sunto è questo! La morale è che non bisogna mai fidarsi
troppo, nemmeno di una Regina.
Una
volta visitata la casa, che ripeto è bellissima ed è proprio da andare a
vedere, abbiamo proseguito verso le cose più povere, e cioè verso la vecchia
fattoria IA IA O
Qui
c’è da camminare per un po’ nella campagna lungo un viottolo ed ogni tanto
incontri una casupola di poveri contadini mantenuta com’era in origine. Molto
belle da visitare da anche queste, ma se ti fermi un’ attimo a pensare e guardi
bene ti accorgi che non sono molto diverse dalle case dei poveri contadini di
fine 800 della nostra Italia, tutto il mondo è paese, dovunque i poveri
contadini avevano sempre e solo quelle poche cose …. Un camino un letto un
tavolo due galline. Ma è molto piacevole anche questa passeggiata in mezzo alla
natura e molto divertente anche ….. divertente l’incontro con alcune anatre e
oche che ci hanno inseguito per un po’ starnazzando pensando che le dessimo
qualcosa da mangiare, ma a parte qualche caramella non avevo nulla con me e le
caramelle non sono cibo da pennuti ……ma divertente anche l’incontro e
l’amicizia nata tra Pucciboy e una “porca”, porca nel
senso di scrofa, una maialina che è andata da lui a farsi accarezzare manco
fosse un cagnolino. Avrà pesato 3q.li per quanto era grande! Pucciboy ha detto che aveva uno sguardo umano, sarà io di
umano le vedevo solo le coscione.
Finita
la nostra lunga passeggiata è ormai tardo pomeriggio e quindi riprendiamo le bici e pedaliamo di
ritorno al B&B, qui doccia bollente e poi a piedi
fino in centro per la cena. Zuppa e mezzo pollo arrosto. Ormai mi sto abituando
ai loro piatti elaborati e soprattutto mi sto abituando a trovare le patate
dappertutto. Finita la cena camminiamo un po’ (come se non lo avessimo fatto
abbastanza tutto il giorno) ma siccome piove ho le spalle congelate e quindi
decidiamo di andare a bere un the caldo in una gelateria, qui scopriamo dalla
pagina di presentazione del loro listino che i fondatori di questo marchio di
gelato si sono messi in testa di fare il “gelato più buono del mondo”…. Sarà ma
secondo noi il gelato italiano non lo batte nessuno
Cmq
ci sediamo ad uno dei 4 tavoli e ordiamo ad una ragazza delle due che servono
(sono in tutto 3, due ragazze e un ragazzo) un the e un cappuccino …. E
aspettiamo.
Ma
dopo un po’ ci accorgiamo che la ragazza si è dimenticata di noi perché ormai
hanno servito tutti, comprese una ventina di persone con coni da passeggio, e
sono li che giocano fra loro spensierati. Ma non ci vedi che siamo due
imbecilli seduti ad un tavolo vuoto?????
Richiediamo
per favore la nostra ordinazione e ….. aiuto!!! Aiuto! Sorry!
Scusa!!!
Ecc.
ecc. …. Mille scuse …. Anche troppe … e noi a dire ok non c’è problema ……
Ma
loro intanto ci offrono un gelato (gratis) per scusarsi e poi ci portano la
nostra roba, ma non basta al momento del conto non ci fanno pagare nulla!! Da
non credere … e ci ringraziano per aver avuto pazienza …. No, non ci credo! ….
E cosi non solo abbiamo consumato gratis, ma ci siamo anche fatti due risate
con loro prima di venire via.
Decidiamo
di andare a casa ma sulla strada, passando davanti ad un pub ci arriva alle
orecchie il suono di una musica molto coinvolgente e quindi entriamo. Stanno
suonando musica tradizionale irlandese, ritmata, simpatica, proprio quello che
volevo sentire io nei pub! Come si fa ad andare a dormire???
Lunedì 20.08.2007
Qui
comincia l’avventura del signor Buonavventura, diceva
una volta l’inizio di una striscia. Non lo so se noi siamo Buonavventura
o meno cmq alle 7.30 sveglia, fuori ha appena smesso di piovere il cielo è come
sempre plumbeo, il vento spira forte e niente sembra annunciare un buon giorno.
Facciamo un’abbondante colazione, la signora si fa in quattro per farci felici,
pane, pane tostato, burro marmellata miele e poi croissant e frutta fresca,
caffè latte the cereali e poi ci chiede cosa vogliamo ancora, Pucciboy si fa un Irish breakfast che tradotto vuol dire un
piatto con bacon salsicce di più tipi uova e pomodori mentre a me fuori
programma porta anche dei pancake che io adoro. Con la pancia abbondantemente
piena e prominente ci prepariamo. Mettiamo le etichette nei bagagli per chi
provvederà al loro trasporto di B&B in B&B e riempiamo con i generi di prima necessità le
sacche delle bici. Oltre il bere e qualcosa da mangiare non mancano le
mantelline per la pioggia, videocamera, soldi, documenti, cartina, kit pronto
soccorso, kit soccorso bici, nonché un cambio completo (scarpe e vestiti) per
ognuno di noi, perché (a parte che lo sapevamo già) ma tra i documenti del tour
abbiamo trovato una lettera che diceva più o meno cosi:
“caro
cliente, ora che sei qui in Irlanda possiamo dirtelo, il tempo qui è molto
variabile e la pioggia è una cosa che non manca mai (ma va??) ti consigliamo
quindi di portarti dietro un cambio asciutto per quando arrivi alla tappa
successiva perché non possiamo assicurarti che i bagagli arrivino prima delle
ore 16.00 e restare ad aspettarli con abiti bagnati addosso non è piacevole”
Che
carini!
Però
anche se non me lo dicevano non ci cascavo ….. nelle valige ho roba che va
dall’abbigliamento da spiaggia tropicale all’abbigliamento da trekking da alta
montagna, sembrava esagerato mentre le preparavo a casa con il caldo che c’era
ma ora che sono qui non mi pento affatto della mia scelta!
Ok
borse ben salde sulla bici, baschetto in testa, guanti, k-way e via, saluti
alla signora che ci da le raccomandazioni di una mamma e in sella!
Abbiamo
scelto di fare il percorso A, il più lungo circa
Riassunto
della giornata: LATI POSITIVI:
cominciamo
con i lati buoni. L’allegria non è mancata, ci ha accompagnato tutto il giorno
per nostra fortuna. Il paesaggio è veramente spettacolare, tutto montuoso
(altro che poche salite) si costeggiano un paio di laghi, uno più piccolino di
cui non so il nome e l’altro molto più grande il CARAGH LAKE, inoltre
si costeggia spesso e si attraversa una volta di qua e una volta di là il fiume
CARAGH (lo so hanno poca fantasia per i nomi). Inoltre piccole case, mini
fattorie, pascoli, mandrie, prati boschi. Diciamo che ne valeva veramente la
pena!
Chi
ti incontra in macchina ti saluta, tutti, ma non so se lo facevano perché gli
facevamo pena o perché ci ammiravano per la nostra temerarietà. Io preferisco
pensare che è perché sono veramente molto cordiali.
LATI
NEGATIVI
Le
strade sono strette e qui corrono tutti come dannati anche in queste stradine di montagna,
inoltre hanno preso questo brutto vizio di guidare a sinistra che proprio a noi
non entra in testa. Quindi può succedere che tu italiano ti distrai un attimo e
tendi ad andare a destra e magari arriva una macchina e davanti c’è una curva,
quella corre e non ti vede e …. SPLASH!!!!
Bisogna
sempre stare concentrati sulla sinistra, ma che per caso qui sono tutti
mancini???
Poi
c’è poca segnaletica su queste stradine e quello che tu sulla cartina leggi e
pensi sia un paese scopri poi essere solo un insieme
di 3 case senza nessun cartello ad indicarlo. Agli incroci a volte ci sono
le indicazioni a volte no, è quindi facile sbagliare strada (sulle statali
questo non succede) infatti noi abbiamo, come da copione d’altronde, sbagliato
due volte portando i
Pucciboy dice che l’Irlanda si può riassumere in 3 parole
prati mandrie e pioggia. Io aggiungo vento, terribile, fortissimo, tu pedali
per due km e quello ti porta indietro di uno, un suicidio, e naturalmente non ti soffia mai alle spalle ma sempre
contro!
le
salite magari potevano anche non essere impegnative ma ci voleva cmq il
rampichino per andare su, inoltre sul totale del tragitto l’80% è stata pura
salita. E sono sincera gli ultimi km sono stati veramente duri da fare. Diciamo
che secondo me il tragitto è per persone ben allenate …. Cosa che io non sono!
Per
finire il tempo è stato clemente con noi fino quasi all’arrivo, coperto e a
tratti anche soleggiato, piacevole insomma, ma l’ultima ora di pedalata
l’abbiamo fatta sotto la pioggia. Cosi ho tirato fuori la mia mantellina di Gardaland con il traghetto prezzemolo sulla schiena facendo
morire dal ridere Pucciboy che mi ha ripreso con la
videocamera per un bel po’ .
Chissà
domani cosa sarà di noi!
All’arrivo
in B&B ci aspettavano con la sala da the con il
camino acceso e il bollitore già pronto per il the caldo e i biscotti, che
organizzazione, peccato che la camera sia veramente minuscola. Però è tutto
pulito e confortevole ed è quello che io desidero.
Il
paese si chiama GLENBEIGH e non esagero se vi dico che è proprio minuscolo,
praticamente 4 case e un pub che fa anche da albergo …. Quindi mi pare logico
che andiamo a cena li
Pucciboy si mangia una zuppa di pesce che è
squisita tra l’altro …… poi non c’è nulla da fare e quindi a letto ….. è presto
ma siamo stanchissimi e domani ci attende un altro giorno duro, inoltre le mie
gambe mi fanno male e non vedo l’ora di stendermi
Notte
Martedì 21.08.2007
seconda
tappa, direzione CHAIRCIVEEN, sveglia alle 7.30, abbondante colazione con lo
sguardo preoccupato verso l’esterno che mostrava, tanto per cambiare, forte
vento e cielo cupo. Saluti di rito al proprietario del B&B
che ci dice che il tempo migliorerà (speriamo) e una volta fissate le borse
alle bici partiamo per quella che secondo il Brief
dovrebbe essere la tappa più dura di tutto il tour. Per prima cosa
rettifichiamo la visione di Pucciboy di ieri che
parlava di prati e campi per cambiarla con montagne, montagne, montagne! Questo
è quello che abbiamo visto oggi, sempre e solo montagne! Per intenderci non le
nostre montagne di sicuro, non quelle altezze, diciamo un qualcosa più vicino
all’altopiano di Asiago, e non i nostri famosi tornanti, ma salite che possono
sembrare più blande ma di una lunghezza impressionante. Salite continue di 10km
piccole discese e poi salite interminabili ancora, dossi che sembrano essere
gli ultimi e quando arrivi in cima ne vedi un altro ancora e poi ancora un
altro. Tutto questo può sembrare una passeggiata per chi è ben allenato come Pucciboy ma per chi come me stamattina aveva le gambe che
minacciavano un tartacidio, le piaghe da sella, e i
muscoli doloranti per colpa del vento gelido non è stato facile superare questi
la
prima parte,
Dimenticavo
di dire che prima di arrivare Glencar abbiamo fatto
un paio di incontri: il primo con una pecora che era venuta giù in strada dal
pascolo e chi si è spaventata nel vederci. La scena esilarante era quella di Pucciboy che cercava di convincerla a tornare dalle
compagne, questa che scappava dappertutto e un’altra che cercava di seguirli
belando a più non posso. Il secondo lo abbiamo fatto con una mandria di mucche
che ci hanno quasi travolto e anche qui un vitellone si è spaventato e non ne
voleva sapere di passare accanto a noi e continuava a scappare ma sempre troppo
vicino per i miei gusti perché un conto è essere travolto da una pecora un
conto da un vitellone di quella stazza li!
Dopo
Glencar ci aspettava la parte più dura, superare il
passo di BALLAGHISHEEN.
Già vederlo da lontano mi è venuto da chiedermi chi ha scritto che questo
itinerario è rilassante, cmq l’ultimo km l’ho fatto a piedi
lo ammetto, la salita era troppo ripida anche a piedi figuriamoci in bici, Pucciboy invece pianino pianino è
arrivato su. Sulla cima abbiamo trovato ad attenderci una coppia di scozzesi
che ci avevano superato un po’ prima, ci hanno fatto una foto e ci hanno
chiesto se ci eravamo persi o se eravamo matti di nostro. Ora che ci penso di
gente in bici lungo il nostro percorso non ne ho proprio incontrata, solo io Pucciboy e le pecore, siamo gli unici ad avere coraggio?
Gli
scozzesi si sono fatti due risate con noi, ci hanno fatto gli auguri per la
nostra impresa e poi se ne sono andati, noi invece abbiamo fatto un po’ di pausa,
due foto e poi via per una signora discesa. Da qui in poi il tragitto è il
solito Sali scendi ma non particolarmente difficoltoso, siccome siamo solo noi
in strada Pucciboy mi da il permesso di cantare a
squarciagola. Abbiamo anche più tempo per guardarci intorno, qui ci sono un
sacco di felci (enormi) e cespugli di fucsie, addirittura usano le fucsie come
siepi e pensare che da noi più di una piantina in vaso non ho mai visto.
Troviamo poi anche delle coltivazioni di torba che qui usano tantissimo come
combustibile per le stufe e camini, anche il famoso colore marrone dell’acqua è
dato dalla torba, praticamente l’acqua ci passa attraverso e prende quel colore
li.
Ci
avviciniamo alla meta ma dobbiamo fare una deviazione a causa di una strada
chiusa per un ponte rotto e cosi si allunga un pochino il percorso, ma la cosa
peggiore è che gli ultimi
E
poi proprio gli ultimissimi km sono anche in discesa ma ci tocca pedalare se
vogliamo andare avanti ….. ma dimmi tu!
Cmq
eccoci qui! Anche questa è fatta!
Ad
accoglierci anche qui la sala da the con tutto pronto e i biscotti.
Cena
bollente per riscaldarci e giro in paese, CHAIRCIVEEN è più
grande del precedente ma non di molto è con poco l’abbiamo già girato tutto,
tra l’altro c’è pochissima gente perché forse non è una tappa “notturna” dei
soliti tour, decidiamo quindi di andare a cena, questa sera si mangia indiano,
tanto per non cadere nel solito piatto di carne e patate
Oggi
il sole ci ha fatto compagnia tutto il giorno, si è nascosto solo qualche volta
dietro qualche rara nuvola, e ci siamo già fatti una bella abbronzatura da
ciclista, però il vento è sempre gelido e la sera fa cmq freddo ci vuole cmq
una bella felpa o una giacca …….
Mercoledì 22.08.2007
Sotto
questo sole bello pedalare si! Ma c’è da sudare!
Sveglia
gente che il sole mangia le ore! Ore 7.30 come al solito e solita colazione.
Argomento del mattino quale tragitto fare … il più breve per arrivare prima e
regalarci una giornata di ozio o il più lungo? Scartato il più breve che
prevede solo tragitto lungo la strada statale .. molto trafficata, pericolosa e
poco carina …stavamo studiando sulla cartina il tragitto più lungo quando il
proprietario del B&B ci suggerisce una variante
che secondo lui è più panoramica che però implica lo sforzo di raggiungere e
valicare un certo passo montano. Già la parola “passo” poco mi piaceva a dire
il vero … però li per li me la sono anche fatta andare giù visto che parlava di
un dislivello di soli 200 mt. … e che saranno mai!!!!
Ok
si parte sotto un cielo terso senza una nuvola ma con il solito forte vento
freddo a farci compagnia. Partiamo da CAHERSIVEEN e facciamo circa
Arriviamo
a VALENTIA ISLAND ed esattamente nella minuscola cittadina di KNIGHTSTOWN che
giriamo tutta in mezz’oretta, anche qui case coloratissime una calma e una
tranquillità che non vi dico! Poi via lungo la costa e la attraversiamo tutta
…. Un po’ cantando un po’ chiacchierando … qui di traffico per fortuna ce n’è
pochissimo e riusciamo a procedere anche affiancati ed incontriamo i primi 3
ciclisti provvisti di sacche sulle bici come noi … WOW non siamo delle mosche
bianche!! Solo che loro sono con delle bici da corsa e ci sorpassano via
veloci, saluti e baci, ciao ciao ……..
non sono italiani
Alla
fine dell’isola un ponte ci riporta sulla terraferma nella cittadina di
PORTMAGEE dove ci fermiamo a fare una tappa in una pasticceria, un the e una
fetta di dolce saranno il nostro pranzo di oggi, seduti all’aperto a goderci il
sole che oggi comincia a scottare visto che il vento si è placato. Proseguiamo
poi per la strada che ci ha suggerito il ragazzo del B&B,
all’inizio la strada è piacevole, la salita tranquilla, il paesaggio bello, finchè dietro una curva non si presenta davanti a noi il
famigerato passo. OK saranno anche solo 200mt di dislivello ma vanno su dritti che più dritti
non si può, la strada sembra una riga disegnata dritta dalla cima alla base
della montagna, ma a questi qui nessuno ha mai insegnato cos’è un tornante???
Magari sarò stata stanca morta io, magari anche frignona lo so …. Ma proprio
non me la sento di farlo, e poi so già che dovrei farmelo tutto a piedi e come
minimo mi ci vogliono 3 ore!!!
Cmq
andiamo avanti un po’ perché poco più su c’è un signore che ci fa dei gesti
stranissimi con le braccia tipo mulino a vento e vediamo un sacco di macchine
che entrano dentro a quella che dovrebbe essere casa sua, ci avviciniamo e
vediamo che ci sono anche dei cartelli …. Praticamente questo ha la fortuna di
avere di sua proprietà un terreno che arriva fino alla cima della scogliera
(culo eh!) e per la modica cifra di € 3,00 (modica) a cranio ti fa entrare
nella sua proprietà parcheggiare e andare a piedi a guardarti questo magnifico spettacolo.
Decidiamo di spendere questi soldi visto che speravamo che la strada passasse
più vicino alle scogliere e invece cosi non è ed è questa forse l’unica
opportunità che abbiamo per vederle. Splendide, magnifiche, meravigliose e
tutti gli altri aggettivi che potete immaginare per descriverle … peccato solo
che l’oceano sia stato calmissimo e non in tempesta, da li si vedevano anche le
LITTLE SKELLING due punte rocciose al largo della costa, un surrogato dei
faraglioni di Capri per intenderci, sarebbe stato da starci li delle ore a
gustarsi questo panorama davvero … peccato dover proseguire. Riprendiamo quindi
le bici e rinunciamo al passo … però in fondo forse non è stata una grande idea
perché la strada consigliata dal tour non è granchè
nella sua prima parte ed è peggio negli ultimi
Dopo
cena volevamo tornare sulla spiaggia a guardarci il tramonto ma il vento
soffiava a più non posso ed era proprio gelido, quindi visto che era da
stamattina che ci tormentava più o meno, abbiamo solo fatto una foto alla
statua di CHARLIE
CHAPLIN che sembra venisse sempre in vacanza qui con sua moglie e siamo
tornati di corsa al B&B
Giovedì 23.08.2007
Ormai
come di abitudine sveglia alle 7.30. Il B&B che
ci ospita si chiama KLONDYKE, e se come esterno la struttura è molto carina e
alla prima occhiata sembrava la più bella vista finora, tutto il resto devo
dire che rispecchia esattamente il nome che ha, per lo meno se lo riflettiamo
con quello famoso di zio paperone. La camera non è granchè ma la cosa che più mi ha fatto incavolare al mio
arrivo è stato trovare in bagno un solo unico e striminzito asciugamano …… noi
siamo in due, adulti per di più, e di solito la doccia ce la facciamo,
soprattutto dopo una giornata passata a sudare sulla bici, eppure abbiamo
dovuto dividere quel fazzoletto per asciugarci …. Inoltre nessun tappeto in
bagno quindi attenzione a non bagnare per terra per evitare pericolose cadute
…. E inoltre gli scalini, sia della scala per arrivare al piano superiore che
quei maledetti 3 per andare in bagno troppo stretti, avete presente quelli
della casa delle bambole? Ecco quelli li! Quelli che se non metti il piede di
traverso finisci lungo disteso con l’osso del collo fratturato? Quelli! E per
finire stamattina anche la colazione striminzita come tutto il resto, ho dovuto
dividere due fette di pancarrè con Pucciboy …. Sembra che l’intera casa abbia subito un
lavaggio ad una temperatura troppo alta e si sia infeltrita.
Questo
è il nostro quarto giorno, il brief dice che saranno
in tutto
Ma
ormai siamo allenati e quindi senza troppa fatica gli
Anche
oggi tra una cosa l’altra di km. Ne
abbiamo fatti circa 40 ….. chissà perché ti scrivono una cosa e poi è sempre
un’altra….. boh! Andiamo per gradi e lasciamo perdere il conteggio dei km che
non ci interessa più …… proseguiamo per la discesa e a valle troviamo il
villaggio di CAHERDANIEL e qui visto che non ci corre dietro nessuno, nessuna
bici almeno, decidiamo di andare a vedere il parco nazionale e scendiamo ancora
lungo la costa.
Abbiamo
fatto bene! Valeva la pena di andare …. Il giro è molto bello da fare …. Tra le
tante piante strane ne troviamo una di gigantesca di una specie mai vista … a
me sembra una zucca
preistorica, le sue foglie sono enormi e i suoi steli sembrano proprio dei
veri tronchi. All’interno del parco c’è la casa di DANIEL O’CONNELL chiamato il
liberatore (uno dei tanti che hanno contribuito alla lotta per la liberazione
dell’Irlanda), non siamo entrati a visitare la casa perché non si potevano
lasciare le bici incustodite (peccato) ma abbiamo girato all’interno del parco
che è veramente bello e da li si arriva anche ad una spiaggia che sembrava
quasi un lago in secca …. Insomma tutto molto affascinate.
Da
li riprendiamo la strada per la nostra meta senza più interruzioni …. Mancano
solo
E
no! Mio caro …. Dovresti saperlo che non funziona cosi … e cosi vai di gambe e
giù a ridere e scherzare, ma ridi e scherza , e ridi e scherza, alla fine l’ho
tamponato e sono caduta! … per mia fortuna in piedi! …. Sono riuscita a mollare
la bici e a mantenere l’equilibrio restando più o meno in piedi. Ragazzi che
paura … già mi vedevo spiaccicata su una strada Irlandese ……. Oppure tornare a
casa con le ginocchia rotte …… povera me!
Cmq
la cosa ci ha fatto ridere ancor di più …. Altro che stare attenti
Alla
fine arriviamo alla nostra meta SNEEM …. Centro
rinomato per la pesca al salmone … e si vede! Finalmente un po’ di vita ….. il
paese è molto bello, le case son di tutti i colori, c’è tanta gente, ci sono
negozi, insomma c’è vita!
Visto
che è presto ci fermiamo subito a mangiare qualcosa in un pub, un ottimo toast
con tonno e formaggio ci riposiamo un po’ e poi cerchiamo il nostro B&B che guarda caso era li a 10 mt.
, quindi andiamo doccia e fuori ancora a fare un giro veloce e poi siamo
tornati a riposarci fino all’ora di cena.
Stasera
cena al pub e siccome è giovedì si suona dal vivo …. Peccato solo che il tipo
abbia un repertorio più country americano che folk
irlandese. Però a pensarci bene non sono stati anche gli irlandesi a
colonizzare l’america? E non hanno forse portato la loro musica?
Venerdi
24.08.2007
Il
giorno più facile, il tragitto più breve …. Solo
Arriviamo
a KENMARE alle ore 13.00 e ci mettiamo un po’ a trovare il nostro B&B, la cittadina è grandicella e ce ne sono parecchi,
inoltre qui ci sono più di una strada …. Quindi giriamo un po’ a vuoto poi alla
fine chiediamo informazioni …. Ma ci tocca chiederle più di una volta ……
Il
nostro B&B si trova fuori paese, non troppo da
non farla a piedi, su in alto sulla cima di una collina …. È uno spettacolo
unico …. Sembra la casetta
delle fiabe, piccola colorata con un magnifico giardino fiorito, gabbiette con
cibo per gli uccellini dappertutto e infatti mai visti cosi tanti uccelli
avvicinarsi tranquilli ad una casa, davanti prati enormi con la mandria di
pecore al pascolo …. Dentro un profumo di fiori dappertutto compreso nella
nostra camera, nel bagno, la biancheria profumata …… insomma Magnifica è dir
poco
Il
proprietario è un signore …. Non diciamo anziano che è brutto, ma quasi,
crediamo vedovo perché ci vive tutto solo, molto cordiale ….. ci accoglie
dicendoci che purtroppo siamo arrivati prima dei nostri bagagli ma che possiamo
accomodarci pure
E
noi vista la giornata magnifica ci siamo messi in giardino a prendere un po’ di
sole.
Dopo
un po’ abbiamo ripreso le bici e siamo andati a curiosare in paese, KENMARE è
una cittadina grande e in grande espansione (stanno costruendo tantissime case)
piena zeppa di turisti, qui i negozi sono tantissimi, i locali altrettanti …..
insomma proprio una cittadina da vacanza, non sicuramente paragonabile ai
villaggi dove siamo stati nei giorni passati, tutt’altra cosa. Qui si sente
spesso parlare italiano ….. finora pensavamo quasi di essere gli unici in
Irlanda …….
L’abbiamo
girata un po’, abbiamo insomma fatto i turisti, per la prima volta abbiamo
anche visitato i negozi di souvenir …. Dopo una settimana che siamo qui si può
fare ….. e siamo andati a curiosare ad un matrimonio, abbiamo fatto una foto e
gli auguri alla sposa. Dopodiché ho voluto visitare il museo dei pizzi e dei
ricami, perché avevo letto nei giorni passati che in questa cittadina ce n’era
uno creato con i lavori fatti dalle donne nell’epoca della grande carestia ….
Che dire? Splendidi, lavori fatti con tutte le tecniche veramente splendidi ……
però sono rimasta di stucco sui prezzi di vendita di alcuni lavori fatti dalla
signora che gestisce il museo, quella vendeva dei segnalibri con dei microricami a punto croce (tra l’altro fatti malissimo) a €
25,00 l’uno …. ?????? …………. Degli angioletti fatti ad uncinetto come quelli che
faccio io a € 15,00 l’uno …. ???? …. Io li ho venduti a € 1,00 l’uno sigh …. Ma che ladra!!!
Pucciboy mi ha detto che non ho capito nulla del
commercio!
E
cosi siamo tornati su al B&B e abbiamo consumato
il rito del the in giardino …. Che splendore! Ci siamo fatti una bella doccia,
riposati, e poi siamo riscesi in paese per cena ….. solito pub …. Solita cena
più o meno elaborata ma sempre con le patate in mezzo ….. poi in un altro pub a
vedere l’ultima parte della partita di rugby di Italia-Irlanda
…. Naturalmente li unici italiani noi …. E poi a nanna
Sabato 25.08.2007
Miiiiiiiiiii è arrivato l’ultimo giorno di pedalate!! E
chi l’avrebbe mai detto!!!! Stamattina ci svegliamo per puro caso alle 7.40,
qui si dorme troppo bene, c’è una tranquillità che ti entra dentro. Facciamo
come al solito una abbondante colazione e si parte verso KILLERNEY. Subito
fuori paese ci fermiamo subito però, non potavamo fare altrimenti, come possono
due motociclisti fare finta di nulla incontrando il 41° giro d’Irlanda con moto
d’epoca? Sono tutte li, ferme nel parcheggio di un Hotel, si stanno tutti preparando
per il rientro a casa perché questa era la loro ultima tappa. Nei giorni scorsi
ne avevamo incontrata qualcuna, ma ieri sera ne avevamo viste passare parecchie
e ci eravamo appunto chiesti dove stessero andando, qui ci sono dei pezzi veramente unici , si
parla di moto che avranno anche 100 anni, ed il bello è che funzionano ancora!
Cmq stanno tornando a casa, qualcuno in sella al suo bolide e qualcuno invece
lo sta caricando su un carrello o su un furgone. Che bell’incontro!
Proseguiamo,
il brief prevede una tappa di circa 32km, facile,
dice arrivate fino a………………………… e poi controllate i freni perché poi ci sono ben
20km di pura discesa fino all’arrivo. WOW
Però,
calma, per trovare la discesa bisogna prima fare la salita se non sbaglio e
guardando la cartina ci aspetta il solito passo montano. E ce lo so che mi
freghi!!
Inoltre
leggendo il mio libricino sull’Irlanda nel capitolo dove su parla del Ring of
Kerry in bici e più precisamente del tragitto di oggi si nomina la stessa
strada ma al contrario dicendo: appena arrivate a ………….. controllate i freni
che poi vi aspettano ben
All’arrivo
in vetta, più che sicura che quella fosse proprio la mia ultima salita di
questa vacanza, mi sono lasciata andare ad un urlo liberatorio: WE ARE THE
CHAMPION!! Tanto che un gruppo di motociclisti che ci avevano superato da poco
si sono messi a ridere e credo che stiano ridendo ancora adesso. Pucciboy invece ha fatto deliberatamente finta di non
conoscermi!
Ok
due foto per immortalare l’impresa, su i k-way per non prendere
freddo e giù, si va verso il parco nazionale di KILLARNEY e i suoi laghi,
c’è come sempre il sole a farci compagnia e la vista è spettacolare!
Bisognerebbe fermarsi ad ogni angolo a fare una foto ma non si può, la strada è
stretta e scoscesa e noi due intralciamo il traffico perché è anche tutta curve
e naturalmente le macchine dietro di noi non hanno visibilità per superarci, ci
accontentiamo quindi di fermarci dove si può. Oddio! Non abbiamo controllato i
freni!!!! Ma tanto non ha importanza la discesa non è ripidissima e non si deve
frenare molto, anzi, Pucciboy non frena affatto, però
…. Indovinate un po’….. fatti si e no
Praticamente
la famosa discesa era già finita! Da quel momento in poi è stato il solito Sali
e scendi. Ma quello che ha studiato il tragitto e lo ha scritto (in inglese)
quante birre si era bevuto??? Cmq è fatta!!! Dopo l’ultimo tratto che ripercorre
parte del parco che avevamo fatto il primissimo giorno per sgranchirci le
gambe, dopo una vista meravigliosa sui laghi, dopo un tratto di sterrato fatto
tanto per divertirci e ridere un po’, eccoci alla meta ……….. SIAMO ARRIVATI!
L’ANELLO SI E’ CHIUSO E IL TOUR E’ FINITO!
Devo
dire che dopo il primo giorno passato in bici non ci avrei scommesso nemmeno un
nichelino sulla riuscita di questa mia impresa. Pucciboy
era superallenato io praticamente ero a quota allenamento zero e questo tour
non è proprio la passeggiata della domenica che ti fanno credere. Ci vuole un
po’ di coraggio, di allenamento e anche un po’ di pazzia a buttarsi un impresa
del genere. Lo rifarei? Col senno di poi direi di SI, ma con una preparazione
adeguata stavolta.
Per
adesso riportiamo a casa le compagne della nostra avventura, le BICI, si sono
comportate bene, non abbiamo mai avuto bisogno gonfiare una gomma, di fare
qualche manutenzione, ma soprattutto non abbiamo mai bucato e a conti fatti i
km percorsi sono stati circa 300.
Pucciboy dice:
la
cosa che lo ha colpito di più GLENCAR paese fantasma. Il cibo è meglio del
previsto, pensava facesse schifo e invece è tutto buono. C’è tanto verde. Ci
sono tante pecore. Dublino è una città giovane e viva il resto e più campagna
ma più evoluta di quello che immaginava (evoluta??? Mica siamo nella giungla)
Pucciboy non farà mai lo scrittore
Piccole
note:
se
venite in Irlanda portatevi in valigia roba da vestire che vada bene per tutte
le stagioni, qui si possono avere tutte le stagioni in un giorno solo, oggi
c’era un bellissimo sole caldo da canotta e infradito e stasera siamo già in
felpa e giubbotto, da non dimenticare qualcosa di impermeabile e un k-way.
Per
mangiare si spende, dappertutto, quasi nulla è a buon mercato a meno che non
andiate nei fast food, ma ne vale la pena?? È sempre bello mangiare quello che
mangiano loro oltretutto è buono e abbondante. Le patate non mancano mai e ve
ne danno a vagonate e tutto è altamente calorico, infatti nonostante il gran
pedalare sono sicura che qualche chilo è andato su. Potete andare anche a
compararvi qualcosa nei market, sempre aperti, ma non è che costi meno, e poi
più di tramezzini o panini non trovate, ok la frutta. Qui si fanno delle
colazioni abbondanti …. Consiglio l’Irish breakfast e le uova strapazzate con
salmone ….. magari ora vi sembrerà strano ma poi vi ci abituate e vi piacerà
molto credetemi. Il pranzo non esiste ma noi abbiamo sempre visto gente
mangiare a qualsiasi ora e non solo i turisti. E poi la cena che viene servita
dalle 18.00 fino alle 20.30 massimo nei pub poi le cucine chiudono, perché poi
c’è il dopo cena che è fatto di chiacchere e birra birra birra birra
e musica. Se avete la fortuna di sentire suonare dal vivo vi piacerà molto!
Discoteche non ce ne sono … e questo mi piace!
È
pieno di B&B, infatti questa formula è nata in
queste zone, di solito ti chiedono circa €
In
tutti trovi la sala da the dove c’è sempre acqua calda a disposizione per the o
caffè e dei biscotti a qualsiasi ora e dove non c’è la sala da the tutto
l’occorrente lo trovate direttamente in camera. Il caffè fa schifo ma il the è
veramente buono e si beve a qualsiasi ora …. Anche cenando, ve lo portano
sempre accompagnato dal bricchetto del latte. Devo dire che con tutto il the
che ho bevuto in questi giorni potrei annaffiare tranquillamente la reggia di
Caserta in un colpo solo!
Le
persone sono cordiali, ti salutano tutti, ti rispondono con cortesia, sono
disponibili ma soprattutto sono educate ….. fanno file lunghe km per prendere
l’autobus o qualsiasi altro mezzo pubblico, nessuno spinge, nessuno passa
avanti, nessuno fa il furbo ……. Nessuno ti guarda strano perché credo proprio
che non abbiano il concetto di “strano”. C’è rispetto …. Ecco cosa c’è!
E
poi per finire …. Il verde d’Irlanda …. Il famoso verde d’Irlanda … è proprio
come viene descritto, verde, meravigliosamente verde, rilassante verde,
distensivo verde ….. e il cielo che è sempre cosi cupo e piovoso ma stranamente
non ti mette tristezza, o è solo perché noi eravamo in vacanza?
Domenica 26.08.2007
Oggi
si torna a casa! Ci alziamo alla solita ora ….. siamo nel B&B
della notte di partenza del tour e anche ieri sera la signora (santa donna)
mentre noi eravamo a cena è entrata in camera, ci ha chiuso le tende scure (qui
solo vetri, niente tapparelle né scuri) e ci ha messo il solito cioccolatino
sul cuscino. A colazione incontriamo due ragazze italiane, sono di Parma, hanno
solo 18 e stamattina iniziano il nostro stesso tour in bici, che brave!!! Sono
un po’ preoccupate e ci chiedono qualche consiglio ….. cosi spendiamo
volentieri con loro un po’ di tempo e diamo qualche dritta soprattutto sulla
lunghezza delle strade, su come non perdersi soprattutto a Glencar,
su cosa portarsi dietro in bici ecc. ecc.
Sul
fatto che il percorso sia duro non ci soffermiamo perché non è giusto
demoralizzarle, ci hanno già detto di non essere affatto allenate, ma hanno
dalla loro il fatto di avere la metà giusta dei miei anni ….. sigh
Salutiamo
poi la signora che ci abbraccia contenta e ci avviamo verso una giornata di
viaggio, alle 10.00 autobus per destinazione LIMERICK, due ore e mezza di
viaggio verso il nord, la giornata è cupa e incontriamo anche un po’ di
pioggia. Inoltre viaggiamo verso una zona totalmente diversa, più città, ma
proprio città e non villaggi …. Ci sono anche degli autoconcessionari …. Pensa
tu! …… a LIMERICK cambio e altro autobus per SHANNON 20 minuti e siamo in
aeroporto e qui ci scontriamo subito con la realtà del rientro in italia. Ci sono purtroppo degli italiani. Si nota subito la
loro presenza, Pucciboy non volendo, tirando fuori i
bagagli dall’autobus, fa cadere una borsa di una signora e questa …. Apriti
cielo!!! …. Stizzita come non mai …. Secondo me doveva restare in Irlanda
almeno un 5 anni per imparare un po’ di sana educazione. E poi anche in fase di
check in, file disordinate, gente che ti passa
davanti, musi duri, gente scontrosa ….. ecchesaràmai!!!!!!!!!
Che
diavolo avete???’ siete stati in vacanza e tornate a casa ……….. che diavolo!
Per
fortuna che la metà delle persone sono Irlandesi diretti a Venezia …. Ma che
brutta impressione che diamo.
In
aeroporto ci stiamo 3 ore prima dell’imbarco e tutto va bene, al momento dell’imbarco
però altro caos con la fila … siamo famosi per questo ….. e quando siamo tutti
belli li c’è un momento di grande confusione perché qualcuno deve passare
davanti di corsa perché i bambini hanno il biglietto con priorità e perché i
bambini senza mamma non vanno e la mamma senza papà non va e il papà senza il
fratello non va e il fratello senza la moglie non va ecc ecc.
….. ma chi saranno mai sti furbetti della
situazione??? Aiutomamma la “famiglia sapientini” di nuovo!!!!!!
Ti
prego Pucciboy se Sali prima di me stagli lontano please ……..
Il
viaggio è stato bello, il cielo era limpido e il panorama dall’aereo splendido,
….. indovinate un po’? …. Nessuna montagna!!! Non avevo dubbi, l’Irlanda è
quasi tutta pianeggiante…….. abbiamo visto tutta l’Irlanda …. L’Inghilterra …
la manica ….. le Alpi e i ghiacciai splendidi e all’imbrunire casa
Subito
fuori dall’aeroporto un’ambulanza che corre e un tamponamento ….. si siamo
proprio a casa…… e un po’ di nostalgia per quella terra verde si fa già sentire
Ma
a casa ….. proprio dietro la porta … quel MIAO …. Che tradotto è più o meno …. Ciaofinalmentesietetornatimisietemancatiuncasino della
POLLY ti fa dimenticare tutto